In primi 5 mesi 2023 export vino italiano in Francia +18,5% in valore
Milano, 12 set. (askanews) – La vendemmia 2023 in Italia mette in moto un esercito del vino che conta 1,5 milioni di persone impegnate direttamente nei campi, nelle cantine e nella distribuzione commerciale, ma anche nelle attività collegate, dall’enoturismo alla cosmetica fino alle bioenergie. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti in occasione della divulgazione delle stime a metà vendemmia di Assoenologi, Ismea e Uiv che prevedono una raccolta di 44 mln di hl con -12 sul 2022, confermando sostanzialmente quelle diffuse il 3 agosto scorso dall’organizzazione agricola, che aveva parlato di un calo di circa il 14%.
Ricordando che il vino è il prodotto agroalimentare italiano più esportato all’estero con un valore che nel 2022 è stato pari a 7,9 miliardi sui mercati mondiali, Coldiretti sottolinea che secondo le sue elaborazioni su dati Istat, nei primi cinque mesi del 2023 l’export di vino italiano in Francia ha registrato un balzo del +18,5% in valore.
“Il vino rappresenta un patrimonio del ‘Made in Italy’ anche dal punto di vista occupazionale che va difeso dai tentativi di colpevolizzarlo sulla base di un approccio ideologico che non tiene contro di una storia millenaria” ha dichiarato il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini, ricordando che il vino “ha contribuito non solo a far grande il nostro agroalimentare ma si inserisce appieno nella dieta mediterranea che in questi anni ha visto gli italiani primeggiare per longevità a livello europeo e mondiale”.