Pub è un’abbreviazione che sta per public house, e questo termine sta ad indicare un luogo pubblico nel quale è possibile consumare alcoolici da seduti. L’idea del Pub come luogo di ritrovo ha origini anglosassoni ma, nel corso degli ultimi trent’anni, si è affermato sempre di più in Italia.
Il Pub ha riscosso successo anche nel capoluogo campano. Ecco il nostro personalissimo podio con i tre Pub migliori di Napoli e Pozzuoli.
Perché un campano dovrebbe amare i Pub
Prima, però, meglio spendere qualche parola sul perché un campano dovrebbe amare i Pub.
Sebbene i gusti culinari anglosassoni siano decisamente distanti da quelli italiani e campani – anche se la pasticceria inglese ed americana sta prendendo sempre più piede e guadagni, con le dovute “italianizzazioni”, sempre più consensi – c’è qualcosa che le tavole napoletane e quelle inglesi condividono: un certo gusto per la convivialità. E se è vero che questa convivialità a Napoli è più legata al cibo che al bere mentre invece in Inghilterra l’idea dell’uscire tra amici è difficilmente separabile da quella di avere una buona pinta di birra in mano, c’è comunque in comune l’idea del piacere dello stare insieme.
Per questo un campano dovrebbe amare i Pub: accompagnando spesso la selezione di birre ad una cucina che non ha in effetti niente da invidiare a quella di un ristorante, questi sono locali dove è possibile ritrovare il gusto dello stare insieme e del conversare che è assolutamente insito nella nostra cultura. Con un pizzico di goliardia.
Quel che rende un Pub un buon Pub
Cos’è, dunque, che rende un Pub un buon Pub? Se dovessi definire delle macro-categorie di influenza che mi aiutino a definire la qualità di un Pub, potrei senza dubbio asserire che un certo ruolo ce l’ha l’atmosfera che si respira nel locale – dev’esserci un’aria diversa da quella che si potrebbe trovare a casa, altrimenti ci ridurremmo tutti a prendere d’asporto e a goderci un buon panino davanti alle ultime uscite di Netflix. Importante è anche il modo in cui il personale si rapporta al cliente e la sensazione di questi di poter rimanere nel locale anche fino alla chiusura: come abbiamo detto, il senso e la filosofia di questo genere di luogo d’aggregazione è quello del passare tempo insieme agli amici per divertirsi, e la fretta guasta una serata ed un proposito simile. Naturalmente un certo peso devono averlo anche la qualità del cibo e delle bevande alcooliche servite, in particolare la birra.
Data questa premessa, per favorire la convivialità è necessario che tutti possano godere sia delle bibite sia del cibo che un pub offre: per questo tutti i pub di cui parleremo offrono alternative vegetariane e, talvolta, anche vegane.
Hamburger Steampunk e Cocktail d’autore: il The Sign Gastropub di Pozzuoli
Il The Sign di Pozzuoli non poteva non essere compreso nella classifica dei migliori Pub di Napoli e dintorni: è un locale assolutamente fuori dagli schemi ed altrettanto piacevole.
L’arredamento sembra uscito da un romanzo steampunk: alle pareti ci sono ingranaggi che girano davvero, libri sospesi che sembrano cadere dal soffitto, orologi che vanno anche al contrario e quadri di supereroi in tenuta ottocentesca. Un angolo è persino dedicato a Stranger Things, la celebre serie televisiva, con lettere e lucine che ci si aspetta quasi che, da un momento all’altro, si mettano a lampeggiare per farci arrivare messaggi dal sottosopra.
In quest’atmosfera, questo Pub ci propone una cucina di livello eccezionale. Facendo attenzione a utilizzare anche molti prodotti tipici campani, e comunque tutti di elevata qualità, viene incontro ai gusti di chiunque con una quantità spropositata di patatine (naturalmente fresche e non surgelate) cotte tutte in modo diverso – fritte, al forno, stick e chips – accompagnate da una risma incredibilmente corposa di salse e condimenti. Tantissimi i panini, che vanno dai classici hamburger – in questo caso deliziosi – a dei “cozzetielli” dai gusti atipici e spettacolari, deliziosa la carne al piatto in tutte le sue varianti e ottimi i dolci.
Nonostante già il cibo e l’ambiente facciano brillare il The Sign, uno dei fiori all’occhiello del locale è indubbiamente la selezione di alcoolici. Le birre, sia alla spina che in bottiglia e lattina, sono tante e di qualità eccellente: rosse e bionde, doppio malto, dolci o amare sono tutte da provare. I cocktail, poi, sono per così dire firmati: il barman Michele Franciosi, vincitore nel 2018 del Clairin World Championship e che nel 2019 è stato giudice della competizione, propone una selezione cocktail nuovi e particolari che si rinnova continuamente.
Il The Sign propone periodicamente anche delle serate a tema, promozioni e dei cibi a “tempo limitato”, come panini e cocktail del mese. E’ un locale bellissimo che non sembra avere insomma nessun difetto, ma se proprio dovessimo trovargliene uno probabilmente sarebbe che non è dei più economici. Ma glielo si perdona perché, d’altro canto, la qualità del locale, del cibo e delle bibite è eccezionale. E poi, nel terrazzo-giardino ci sono persino degli oblò da cui sembra affacciarsi il Kraken. Cenare accanto ai suoi tentacoli non ha prezzo.
Classe Irlandese: l’Oca Nera del Vomero
L’Oca Nera è un Irish Pub nel cuore del Vomero, a Via Gian Lorenzo Bernini, a pochi passi da piazza Vanvitelli. Il pub, dall’esterno, appare piccolo e quasi sfugge alla vista ma, appena si scendono le scale che portano al piano inferiore, dove si trova effettivamente il pub, non si può che rimanere a bocca aperta. Nel locale c’è una selezione di oggetti, inglesi ed irlandesi, da far girare la testa. Sebbene paia inverosimile, nel contesto del Pub la statua a grandezza naturale della regina Elisabetta pare meno kitsch di quel che possa apparire lecito. Sulle mura del locale ci sono quadri e scaffali pieni di libri – di autori irlandesi – che fanno da contorno alle sedute rosse e comodissime dei divanetti su cui si consuma il pasto.
Le carni dell’Oca Nera sono di qualità nettamente superiore alla media non solo dei Pub campani, ma anche dei ristoranti. È possibile anche consumare un hamburger di carne kobe (per chi non la conoscesse, la carne di kobe è una pregiata carne giapponese dalla consistenza assai tenera, il cui gusto è talmente sopraffino da non necessitare di alcun condimento. Fonte del gusto è la marmorizzazione della carne, cioè la distribuzione uniforme di un’alta percentuale di grasso. Gli animali da cui deriva questa carne sono trattati decisamente meglio di molti dei loro simili, e probabilmente anche di molti esseri umani: perché la carne possa essere definita di “kobe” non solo il manzo deve rispondere a determinate caratteristiche, ma deve trascorrere una vita serena e tranquilla, deve essere nutrito bene e deve essere periodicamente massaggiato affinché il grasso si distribuisca uniformemente nelle sue carni. Se la passa, come detto, meglio di molti di noi e quasi lo si invidia). Ad ogni modo, anche senza voler scomodare la questa selezione di carne particolare, tutti i panini e i piatti del locale sono deliziosi, anche i più semplici.
Anche le birre di questo Irish Pub sono abbastanza buone. Ma a farla da padrone, in questo caso, sono i gusti della carne in primo luogo e, in seconda battuta, l’atmosfera perfettamente scombinata eppure coerente che si respira al suo interno. Neanche l’Oca Nera è un luogo economico – ma, se ci andrete, le vostre papille gustative vi faranno capire che ne vale comunque la pena. Senza contare che, mentre mangiate portate sublimi, potrete bearvi dello sguardo vitreo della statua sbeccata della regina d’Inghilterra. Cosa potreste mai volere di più dalla vita?
Calcio, Quiz e Giochi da tavolo: Il Flannery di Fuorigrotta
Se volete divertirvi e vi piace la birra c’è un luogo indubbiamente adatto a voi: il Flannery. Ancora un Irish Pub, ma questa volta a Fuorigrotta, a via Caravaglios.
Sia che desideriate vedere una partita di calcio oppure partecipare a un gioco a quiz, sia che desideriate giocare a Risiko coi vostri amici di sempre oppure cercate un posto dove sfidarvi a Magic The Gathering il Flannery saprà accontentarvi. Il locale, completamente tinto di verde e dal soffitto ricoperto di stendardi calcistici, dall’aria indubbiamente irlandese, offre infatti come sua principale attrattiva quella di essere un luogo dove ci si può vedere con gli amici e divertirsi, a tempo (quasi) indeterminato. Il locale stesso offre infatti, tranne che nel weekend, una vasta selezione di giochi che sarà possibile portare con sé al proprio tavolo – e nulla proibisce alla clientela di portare i propri giochi da casa.
Spesso il Flannery organizza serate a tema per seguire insieme delle partite calcistiche particolari oppure per partecipare a giochi a quiz dove è possibile vincere diversi tipi di premi – anche biglietti per dei concerti. Lo spirito che pervade il locale è giocoso e goliardico, leggero e rilassante. Personalmente, quest’atmosfera permette di godere al meglio del tempo libero che si decide di trascorrere all’interno di un Pub.
La selezione di birre del locale è ottima ed abbastanza vasta, ed occasionalmente ci sono delle nuove, particolari proposte per tempi limitati. Se amate la birra (e gli straccetti di pollo fritti o gli hamburger impanati nei corn-flakes) è un locale che senz’altro riuscirà ad accontentarvi. La cucina ha delle proposte interessanti che, ormai, sono diventati degli imperdibili classici per i clienti, come il patatissimo – una porzione per sei persone di patatine fritte, accompagnata o meno da wurstel, bacon e cheddar – e le tante varianti di hamburger e panini.
Se questo non è ancora abbastanza, per voi, sappiate che il Flannery non ha decisamente un costo eccessivo, anzi: probabilmente il suo conto è quello con il miglior rapporto qualità-prezzo. Insomma: cosa c’è di più bello che uscire con gli amici, bere buona birra e giocare a Taboo mangiando cose stra-fritte? Fare le stesse cose senza dover vendere un rene per farlo. E il Flannery, mantenendo alti gli standard della serata, ci riesce senza difficoltà, per la gioia dei vostri reni (ma non del vostro fegato).
Cheers!
Non vi resta dunque, dopo aver letto questa guida, che avventurarvi lungo le strade della vita notturna partenopea per cercare il Pub dei vostri desideri. Io non posso fare altro che alzare la mia pinta di birra rossa e brindare con voi, sperando di avervi aiutato nella vostra ricerca, e dirvi: cheers!
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