San Paolo: i revisori del Comune di Napoli bocciano la bozza di accordo con la Ssc Napoli per la concessione dello stadio. Ci sarebbero vantaggi per la Società ma per il Comune?
Torna alla ribalta la questione delicata della gestione dello stadio San Paolo di Napoli e il continuo rimbalzo tra Comune e Società sportiva. In un momento fondamentale come questo che ha permesso di portare all’attenzione nazionale e internazionale la città partenopea e le sue strutture grazie alle Universiadi, sembra arrivare una stoccata per la maggioranza di De Magistris.
Il consiglio comunale di ieri è saltato per la mancanza del numero legale: erano, infatti, presenti 19 consiglieri su 41. All’ordine del giorno c’era la discussione della delibera di iniziativa consiliare relativa alla nomina di revisione economico-finanziaria del Comune.
Si è saputa però, una notizia importante: sarebbe “non favorevole” il parere dei revisori dei conti sulla delibera di giunta che lo scorso 6 giugno ha proposto al Consiglio lo schema di convenzione per concedere l’uso dello stadio San Paolo alla Ssc Napoli fino alla stagione calcistica 2022/2023.
Per calcolare il canone di concessione sono stati tenuti presenti gli oneri a carico del Comune, come il personale impiegato, i consumi idrici, elettrici, termici e la custodia. Su tutto ciò è stato poi aggiunto il 25% di redditività previsto, a cui si aggiunge una quota di ammortamento dei beni utilizzati. In totale sono stati calcolati a carico del Comune, 548mila euro oltre l’Iva:
“senza dare una puntuale e chiara giustificazione di tale determinazione, dal momento che non sono state allegate le schede da cui poter derivare l’iter logico nella qualificazione di tali oneri.”
Il dirigente dei Lavori pubblici, ovviamente deve redigere una relazione dettagliata dei costi di manutenzione. L’ammortamento è di 150mila euro, mentre la redditività ammonta a 137mila euro e secondo i revisori, sarebbe stato necessario calcolare prima il valore dell’immobile e tenere conto dei 20 milioni di euro investiti per le Universiadi e dei diritti di concessione. Necessario è anche il parere degli avvocati comunali sugli obblighi da osservare e i corrispettivi riflessi economici.
I revisori non sarebbero favorevoli perché il canone:
“è vantaggioso per la Ssc Napoli”
ma gli equilibri finanziari del Comune potrebbero risultarne compromessi.
Ci sono tantissimi altri aspetti da dover considerare e stabilire soprattutto chi dovrebbe prendersene carico: una questione spinosa, quindi, con tanti i cavilli da risolvere ancora.