Di Anna Menale – Questa mattina all’alba la polizia di Stato di Genova con il supporto della Squadra Mobile di Napoli e del Commissariato di Acerra ha arrestato quattro persone accusate di estorsioni aggravate.
Il gruppo, che risiedeva in provincia di Napoli, agiva esclusivamente online tramite la creazione di profili finti e non solo. Gli investigatori della squadra mobile, guidati dal primo dirigente Marco Cali’, sono infatti riusciti a ricostruire una complessa strategia ricattatoria.
La strategia dei ricatti on-line
La banda usava un modus operandi che era studiato in ogni fase. Si partiva dalla creazione di profili finti (i cosiddetti “fake“) rubando fotografie di giovani e avvenenti donne. Poi, si continuava con l’invio della richiesta di amicizia a uomini scelti dopo aver esaminato le informazioni reperibili in rete e con cui si intraprendevano conversazioni spinte e a sfondo erotico. Infine, i malviventi contattavano nuovamente le vittime fingendo di essere appartenenti alle forze dell’ordine, inducendoli a credere di aver avuto contatti virtuali con minorenni, e dunque li minacciavano di denunciarli se non avessero pagato.