Lo stoccaggio provvisorio potrebbe risolvere il momentaneo problema, ma gli ambientalisti protestano: “L’ennesimo oltraggio a una città messa in ginocchio dallo Stato”.
Manutenzione programmata
A settembre l’inceneritore di Acerra subirà interventi di manutenzione programmata che non gli permetteranno di bruciare ben oltre 40 tonnellate di rifiuti. Per fronteggiare la difficoltà a cui si andrà incontro, Città Metropolitana e Regione Campania hanno individuato due siti di stoccaggio provvisori nella “Piazzola numero 2” di Acerra e nella “Cava Giuliani” di Giugliano.
Le polemiche
Questa vicenda ha scatenato molte polemiche e l’ira degli ambientalisti di Acerra. Di questa decisione è stata infatti data notizia solo ieri, sebbene la Regione Campania abbia trasmesso un fax al comune il primo luglio. A seguito di una protesta degli ambientalisti di Acerra il contenuto del fax è stato pubblicato sul portale web del Comune. Nel fax è possibile leggere di come la Regione Campania inviti il Comune a partecipare ad una conferenza sulla riapertura della “Piazzola numero 2”, chiusa nel 2012 a seguito di un incendio che bruciò tonnellate di rifiuti. La conferenza si dovrebbe tenere il prossimo 18 Luglio alle 10:30; nessuna data né conferenza è fissata invece per la riapertura della cava Giuliani.
Le proteste
Alessandro Cannavacciuolo, ecologista ed attivista del Movimento Cinque Stelle, dice: “Faremo le barricate contro questo ennesimo oltraggio a una città messa in ginocchio dallo Stato. […] Al Sindaco Lettieri chiederemo per quale motivo il Comune non abbia pubblicato per dieci giorni sul suo portale la convocazione della conferenza dei servizi regionale, visto che solo dopo che noi abbiamo protestato presso i dirigenti municipali abbiamo poi notato che la notizia è stata finalmente pubblicata dal Comune“.
Crisi rifiuti?
Nonostante le problematiche, le polemiche e le proteste, l’unica speranza è che per via della manutenzione dell’inceneritore di Acerra non si arrivi ad una vera e propria crisi. Solo attraverso un’efficace comunicazione tra enti pubblici e i cittadini sarà forse possibile trovare una soluzione che risolva la momentanea emergenza.