È saltato il conferimento ai due consulenti che per conto degli inquirenti si sarebbero dovuti occupare dell’incidente probatorio sui cellulari sequestrati ai giovani indagati per le violenze sessuali ai danni due due cuginette di 10 e 12 anni, fatti avvenuti tra giugno e luglio a Caivano.
I sostituti procuratori che stanno coordinando le indagini hanno ritenuto inutile l’incidente probatorio in quanto le analisi sui dispositivi sequestrati sono state già eseguite e sono ritenute esaustive ai fini degli accertamenti.
Contrariamente a quanto reso noto ieri, poi, non è stato ancora fissato l’incidente probatorio durante il quale verranno cristallizzate le dichiarazioni delle piccole vittime dopo le denunce che hanno dato l’avvio all’inchiesta. Per gli stupri di Caivano sono indagati complessivamente sette minorenni e due maggiorenni e le convocazioni fatte pervenire ai legali degli indagati riguardavano tutti e nove i giovani coinvolti nell’indagine coordinata dalle Procura di Napoli Nord e per i Minorenni di Napoli. Uno dei tre 14enni, inoltre, è stato di recente scarcerato e collocato dal giudice in una comunità.
“Attendiamo la fine delle attività tecniche per avere la conferma di quanto coraggiosamente denunciato dalle bambine e soprattutto dai loro familiari”, dice l’avvocato Angelo Pisani, legale della famiglia di una delle due bimbe coinvolte, il quale oggi ha deciso di nominare un suo consulente di parte.
“Quanto è stato raccontato agli inquirenti – continua Pisani – ha consentito di svelare ciò che stava succedendo nella periferia di Caivano. Ci auguriamo che queste prove possano fare da supporto per pene esemplari nei confronti dei responsabili, perché i bambini non vanno neppure sfiorati con un fiore”.
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