Se le faccende domestiche non erano fatte bene, la picchiavano. La vittima costretta a subire fino a pochi giorni fa, ma nel giorno del suo 18esimo compleanno il padre e il fratello sono finiti in carcere.
Stamattina, i Carabinieri della stazione di Poggiomarino hanno eseguito un’ordinanza applicativa della misura coercitiva della custodia cautelare in carcere emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Torre Annunziata su richiesta della Procura oplontina.
In carcere sono finiti due uomini, accusati di maltrattamenti in famiglia ai danni di una minore, rispettivamente all’epoca dei fatti 13enne. Le indagini, condotte dai Carabinieri di Poggiomarino e coordinate dalla Procura di Torre Annunziata, hanno consentito di accertare che “da almeno 5 anni, la ragazza sarebbe stata vittima, con cadenza quotidiana, di condotte vessatorie, intimidatorie e soprattutto di violenza fisica ad opera dei due suoi familiari” come si legge in una nota a firma del procuratore Nunzio Fragliasso.
I riscontri investigativi hanno permesso, non solo di ricostruire numerosi episodi di violenza ai danni della minore, ma di delineare il contesto di degrado in cui si è sviluppata la vicenda, nell’ambito della quale è emerso che la ragazzina sarebbe stata “costretta ad occuparsi di tutte le faccende domestiche (in quanto unico soggetto femminile del nucleo familiare) fin dai 13-14 anni” e sarebbe stata “vittima di aggressioni, anche violente, da parte dei familiari ogni qualvolta gli stessi non erano rimasti soddisfatti“.
L’ultimo episodio di violenza, risalente a poche settimane fa, ha spinto la ragazza a rifugiarsi in una comunità protetta, dove aveva deciso di denunciare. I due uomini sono finiti in carcere proprio oggi, giorno del compleanno della ragazza.
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