venerdì, Novembre 22, 2024
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Napoli: mobilitazione anti-bullismo, l’iniziativa al Vomero

Ragazzi aggrediti nel weekend, ma anche all’uscita da scuola. Baby gang in azione, tra violenze, minacce, devastazioni di vetrine e luoghi pubblici e le famiglie dei minori aggrediti che si trovano senza difesa e che spesso non denunciano neppure i ripetuti episodi di bullismo, temendo successive ritorsioni ai propri cari.

Tutto questo avviene con frequenza al quartiere Vomero, duemila km quadrati per 48 mila abitanti e neppure un Commissariato di Polizia, trasferito al vicino quartiere Arenella. Nei giorni scorsi le mamme dei ragazzi aggrediti si sono ritrovate in strada per un sit-in: oltre 200 le firme per un esposto con la richiesta di maggior presenza di forze dell’ordine e per l’apertura di un tavolo tecnico istituzionale per valutare misure di contrasto al fenomeno della violenza di minori su altri giovanissimi. L’esposto è stato firmato al termine di un sit-in organizzato da diverse mamme, con distribuzione di volantini per alzare l’attenzione sul fenomeno-bullismo.

Sono quasi due decenni che sono saliti alle stelle i casi di aggressione sugli adolescenti, dall’apertura della tratta metropolitana che ha collegato il quartiere Vomero con le zone periferiche come Secondigliano, Scampia, Ponticelli, che sono aree senza luoghi di divertimenti. Una fiumana di giovani provenienti da realtà disagiate si dirige sistematicamente tra Piazza Vanvitelli e Piazza Medaglie d’Oro”, racconta all’Adnkronos il presidente del Comitato Valori collinari, già presidente della Circoscrizione Vomero, Gennaro Capodanno.

Quattro anni fa, dopo una mobilitazione che ha portato in strada migliaia di mamme per le strade del quartiere, Capodanno ha creato su Facebook il ‘Comitato contro le baby gang e la movida violenta’: gli iscritti sono oltre 700.

‘Non basta certo l’uso della videosorveglianza, che è un sistema di controllo ma a posteriori, quando la violenza si è già consumata – aggiunge Capodanno -, con le normative attuali quando i giovani aggressori sono presi dalle forze dell’ordine poi se la cavano con poco. Piuttosto, spingiamo per il ritorno del poliziotto di prossimità, mi viene detto che i poliziotti sono in borghese ma vedere la divisa può essere un deterrente per gli episodi di violenza che spesso si verificano all’uscita dalla scuole, da via Luca Giordano a piazza Quattro Giornate. Sono troppi anni che il fenomeno peggiora, va fatto qualcosa e subito”.

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