C’è un video che mostra l’aggressione di Filippo Turetta a Giulia Cecchettin. Fa parte dell’inchiesta della procura di Venezia sulla scomparsa dei due ex fidanzati di 22 anni.
Il filmato è stato catturato dalle telecamere di sorveglianza del capannone nella zona industriale di Fossò, non lontano da Vigonovo, il paese della studentessa. Riprende gli attimi in cui Filippo si scaglia contro Giulia. Proprio lì, in quel punto, i carabinieri hanno repertato diverse chiazze di sangue, dei capelli e – si apprende oggi – anche dello scotch al quale erano attaccati i capelli.
Oggi c’è stata una svolta: Turetta è indagato per tentato omicidio per via del “primo esito” delle indagini, come scrive in un comunicato la procura guidata da Bruno Cherchi. A partire quindi dal video, che a questo punto diventa una delle prove principali. Saranno adesso necessari degli accertamenti tecnici irripetibili, motivo per cui Turetta è iscritto sul registro degli indagati “anche a sua garanzia al fine di consentire le necessarie attività”. Tra queste, il test del Dna sui reperti trovati sul luogo dell’aggressione, dal sangue ai capelli, per accertare la compatibilità degli elementi biologici con i due ragazzi.
I carabinieri, guidati dal comandate provinciale Nicola Conforti e dal comandante del reparto operativo Giuseppe Battaglia, faranno intanto delle perquisizioni nell’abitazione del 22enne ma è possibile anche nella casa della ragazza. Vanno intanto avanti le ricerche in almeno quattro province: da Venezia a Treviso, da Pordenone a Belluno, dunque dal Veneto al Friuli. Ma anche l’Alto Adige nelle scorse ore è stato interessato dalle ricerche perché non lontano da quelle zone di montagna, domenica scorsa, la Fiat Grande Punto nera di Filippo è stata registrata l’ultima volta. Sono aree che in parte lo studente conosce proprio per la sua passione per la montagna.
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