Ha partecipato ad una selezione pubblica indetta dall’Asl di Caserta nel 2018 per il reclutamento di tre farmacisti, presentando un falso diploma di specializzazione in “farmacia ospedaliera”.
È quanto contestato dalla Corte dei Conti della Campania – Sezione Giurisdizionale regionale – ad una farmacista in servizio all’Asl, cui i carabinieri del Nucleo Antisofisticazione (Nas) hanno sequestrato 171mila euro, ovvero l’ammontare degli stipendi percepiti “sine titulo” per poco più quattro anni, ovvero dall’assunzione del settembre 2018 al novembre 2022, quando è stata licenziata dopo che i carabinieri avevano scoperto il raggiro.
I militari del Nas, che hanno eseguito un decreto di sequestro conservativo “ante causam”, hanno ricostruito la condotta illecita nell’ambito di un controllo sulla regolarità del rapporto di lavoro instaurato dalla farmacista con l’azienda sanitaria casertana. La donna – è emerso – ha partecipato al concorso per tre specialisti in “farmacia territoriale”, per la quale bisognava avere oltre la laurea in farmacia, che in effetti aveva, anche la specializzazione in farmacia ospedaliera, che però non possedeva; la farmacista ha così presentato un falso diploma di specializzazione ed è stata assunta per un anno, con l’incarico prorogato per altri tre anni fino al novembre 2022, quando il rapporto si è risolto dopo che i carabinieri hanno scoperto la mancanza del titolo richiesto. Sulla vicenda è in corso anche un procedimento penale, con la farmacista indagata per reati di falso.
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