L’8 dicembre, la Festa Dell’Immacolata Concezione, è tradizionalmente il giorno in cui tutti gli italiani addobbano l’albero, costruiscono il presepe, iniziano gli acquisti dei regali di Natale e si riuniscono con le famiglie per il “pranzo apripista” dei successivi giorni festivi.
In realtà è soprattutto una ricorrenza religiosa.
L’Immacolata Concezione, infatti, è un dogma cattolico, ovvero una verità universale, proclamata l’8 dicembre 1854 da Papa Pio IX, con la bolla “Ineffabilis Deus”.
In questo giorno venne sancito che la Vergine Maria era stata preservata dal peccato originale fin dal suo concepimento.
Non a caso è stato scelto l’8 dicembre, che è la data che precede di nove mesi il giorno della nascita di Maria, l’8 settembre.
Nonostante sia una ricorrenza religiosa è uno dei giorni festivi dello Stato Italiano, per cui è l’occasione perfetta per visitare le principali città d’arte italiane alla scoperta di nuove mostre o girovagare tra i tradizionali mercatini di Natale.
Gli uffici pubblici, le banche e gli uffici postali sono chiusi. Tutti i negozi sono aperti ed è il momento di massimo splendore degli addobbi natalizi anche nei centri commerciali oltre che per le vie delle città.
Festa dell’Immacolata in Campania: tra fede ed arte
La Festa dell’Immacolata Concezione è particolarmente sentita nel Sud Italia, principalmente perché l’Immacolata era la santa protettrice del Regno delle due Sicilie.
La Campania è profondamente legata ai festeggiamenti in onore della Vergine Maria perché si narra che alla fine dell’Ottocento, a Napoli, si scatenò una forte tempesta in mare.
Un solo uomo, sul suo peschereccio, si salvò galleggiando in mare, aggrappato ad un tronco di legno e pregando la Madonna. Giunto in salvo l’uomo si sentì miracolato e raccontò a tutti di essere stato salvato dall’Immacolata Concezione.
Ogni anno l’8 dicembre i vigili del fuoco, le autorità civili e religiose omaggiano la Madonna con un fascio di fiori portato all’Obelisco dell’Immacolata in Piazza del Gesù, un imponente monumento di devozione mariana al centro della città.
Napoli si veste a festa, tra le luci e le tradizionali fiere di San Biagio dei Librai e San Gregorio Armeno ( ne parliamo anche nella nostra guida ai migliori mercatini di Natale da visitare in Campania)
Passeggiare per le sue strade è fantastico in questo giorno, un’occasione per far visita alle bellissime chiese aperte, ascoltare concerti di musica popolare e natalizia e partecipare alle tantissime iniziative d’arte e folklore nei diversi rioni. In particolare il “Rione Sanità” in questo periodo è ancora più suggestivo grazie ad addobbi e luminarie.
Il giorno dell’Immacolata, quindi, rappresenta un’occasione per scoprire tradizioni e festeggiamenti, dove la fede e l’arte si fondono nell’atmosfera natalizia partenopea.
È in questa atmosfera che si è radicata una dolcissima tradizione dell’8 dicembre, il cui protagonista è il “Roccocò”.
Questo dolce tradizionalmente chiude il pranzo dell’Immacolata delle famiglie napoletane. Tipicamente cotto al forno e ripieno con mandorle e spezie, ha un sapore unico.
Furono le monache del Real Convento della Maddalena, che nel 1320, pensarono alla ricetta di questo biscotto diventato da subito un tipico dolce natalizio partenopeo.
Roccocò deriva dal francese “Roccaille”, e si riferisce alla sua forma che ricorda quella di una conchiglia arrotondata. Solitamente è un biscotto duro quindi da bagnare nel vermouth, o da accompagnare ad un buon passito.
Continua a seguire il nostro sito e la pagina Facebook La Bussola TV per orientarti e informarti in Campania. Siamo anche su Tik Tok e Instagram!