Ieri, 17 luglio, i carabinieri forestali della stazione di Marigliano (NA) hanno denunciato un 88enne incensurato per combustione illecita di rifiuti.
I cittadini, lamentandosi di fumi neri e di cattivi odori nell’aria, hanno denunciato il fatto ai carabinieri. Dopo accurate indagini e dopo aver ascoltato varie testimonianze, i militari hanno scoperto da dove provenisse l’inquinamento atmosferico, dovuto a combustione illecita di rifiuti.
La fonte era il forno di un panificio dismesso, usato da un 88enne per smaltire i propri rifiuti. Nello specifico una canna fumaria alta 20 metri emetteva i fumi tossici.
Durante il sopralluogo, i militari hanno trovato infatti nella camera di combustione scarti carbonizzati di varia tipologia e hanno dovuto sequestrare l’intera struttura.
L’anziano dovrà rispondere del reato di combustione illecita di riufiuti.
La fattispecie di reato è punibile ai sensi dell’articolo 256 bis del TUA, introdotto dal decreto legge 136/2013, convertito nella l. 6/2014.
La combustione illecita di rifiuti è dunque un reato “nuovo”, ma per fortuna attualmente punibile. Non dimentichiamo infatti che inquinando l’atmosfera e l’ambiente, inquiniamo anche la nostra stessa vita.
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