Questo pomeriggio un uomo è stato linciato da alcuni animalisti prima di essere portato via da Carabinieri, che hanno evitato che la situazione degenerasse.
L’uomo si è reso protagonista di un atto abominevole, ha dato fuoco ad un cane vivo, razza pitbull, dopo averlo legato ad un palo in strada a Palermo. L’episodio ha avuto rilevanza nazionale, il programma di Rai 2, ORE 14, si è occupato del caso ed ha seguito anche le fasi concitate avvenute oggi pomeriggio.
Prima dell’aggressione, l’uomo, che poi ha tentato la fuga, si era giustificato asserendo che quel cane, dal suo punto di vista, fosse particolarmente violento e che essendosi reso protagonista di varie aggressioni ad altri animali, lo ha definito un “killer“. Addirittura l’uomo ha asserito che il pitbull preferiva mangiare gatti al cibo in scatola. Per l’uomo, l’unico modo per mettere fine al problema, era bruciarlo perché “impossessato dal demonio“.
Dopo aver rilasciato queste dichiarazioni davanti anche ad alcuni giornalisti, l’uomo ha tentato la fuga, ma ad una fermata del bus, è stato accerchiato da alcuni animalisti e sono voluti ceffoni, spinte e un’ombrellata (con il manico) sulla faccia dell’uomo. A quel punto i Carabinieri hanno bloccato l’uomo e l’hanno portato via per evitare conseguenze peggiori.
Intanto il cane si trova in una clinica veterinaria di Palermo, dove versa in condizioni disperate. I medici stanno tentando di farlo soffrire il meno possibile.
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