sabato, Novembre 23, 2024
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Napoli: multe e auto rimosse ai fedeli durante la messa nella chiesa del Centro Direzionale

Episodio singolare domenica mattina a Napoli, la Polizia Municipale ha effettuato un blitz all’esterno della chiesa del Centro Direzionale, multando e portando via con i carri attrezzi le auto dei fedeli, durante la messa delle 10.

Bisogna fare una premessa, le auto erano in divieto di sosta quindi l’azione della Municipale è legittima, ma se la giustizia non viene applicata sempre, si trasforma in ingiustizia. Questo è il pensiero del parroco della Parrocchia di San Carlo Borromeo, che già nella giornata di ieri ha inviato una lettera al Sindaco, al Prefetto, al Questore, al Comandante della Municipale e alla Presidentessa della IV Municipalità.

Per chi non conoscesse la zona, piazza Giovanni Falcone e via Francesco Lauria, cinque giorni su sette sono congestionate, a causa della presenza del Tribunale, della Procura e degli uffici del Centro Direzionale. Ma il sabato e soprattutto la Domenica sono praticamente deserte.

Ho inviato in questo momento al Sindaco, al Prefetto, al Questore, al Comandante della Polizia Locale di Napoli, nonché alla Presidente della IV Municipalità e al Comandante della Polizia locale dell’Unità Operativa San Lorenzo la lettera che allego. Avrei voluto mandare una PEC, ma trovare i soli indirizzi e-mail di questi signori, sui loro farraginosi siti istituzionali è stata un’impresa. Le loro risposte, se mai arrivassero, saranno rese pubbliche. Ho fatto la scelta di rendere tutto pubblico perché l’unico modo per essere ascoltati è quello di far rumore. Sono del parere che, se la giustizia non è applicata sempre, diventa ingiustizia. Commenta così sulla pagina della Parrocchia San Carlo Borromeo, il parroco Don Diego.

Sebbene questa lettera abba molti destinatari, non è una lettera a nessuno, ma si appella alle responsabilità e alla coscienza di ciascuno di voi.
Questa mattina, 14 gennaio 2024, una pattuglia dei vigili urbani ha effettuato una serie di verbali con relativa rimozione di auto di persone che partecipavano alla S. Messa delle ore 10,00, che erano parcheggiate in zone retrostanti la Parrocchia S. Carlo Borromeo al Centro Direzionale (Piazza Borsellino e Falcone, già Piazza Enrico Cenni), ove la sosta non era consentita. Nulla da eccepire sul fatto la pattuglia abbia agito seguendo un criterio di legalità. Ma a tal proposito ho da fare due osservazioni.

1. L’area in questione, dal lunedì al venerdì, è una terra senza legge e senza regole: taxisti extra numerati (rispetto ai posti assegnati) che parcheggiano ovunque, mezzi del cantiere della metropolitana, vetture private degli operai (che hanno posti assegnati ma per comodità loro preferiscono parcheggiare in aree più vicine al cantiere), macchine di avvocati e di personale che lavora o frequenta il vicino Palazzo di Giustizia, parcheggiate in aree in cui la sosta non è consentita, parcheggiatori abusivi che fioccano ovunque. Spesso questi signori vengono a parcheggiare anche in quel po’ di parcheggio usato per le attività parrocchiali (del quale dirò nel punto seguente). Raggiungere la Parrocchia per me ogni giorno, dal lunedì al venerdì, è impresa ardua. Anche la celebrazione di un funerale è diventata estremamente difficoltosa. In questo far west la Polizia Locale è assente. Si è però rinzelata oggi; di domenica…

2. Le vetture sanzionate questa mattina parcheggerebbero nei viali adiacenti alla chiesa, che sono aree comunali ma destinate all’uso della parrocchia, però buona parte di queste aree da oltre otto anni sono state destinate dal Comune di Napoli all’interminabile cantiere della linea 1 della metropolitana – stazione Centro Direzionale: dei due viali che affiancano la Parrocchia, un viale e mezzo è occupato dal cantiere. I fedeli dove devono parcheggiare? Si tenga anche conto che la mattinata piovosa ha indotto molti a usare l’auto.

Alla luce di quanto scritto mi viene da fare una considerazione: dal lunedì al venerdì si lascia proliferare l’illegalità. Chi dunque si è colpito oggi? Le persone che sono andate a Messa (un diritto garantito dalla Carta Costituzionale) e, con grande dispiacere, ho saputo che tra le vetture rimosse vi era anche quella di un operaio in cassa integrazione e di un pensionato che chi sa quanto dovranno pagare per riprendere l’auto. Ma mi faceva notare la capo pattuglia, alla quale mi sono rivolto, che le auto non parlano. Chi sa, se avessero parlato, come si sarebbe comportata…

Anzi, la suddetta capo- pattuglia ha avuto da ridire sul fatto che avessi aperto il cancello della chiesa per far entrare (nel mezzo viale suddetto) le auto dei fedeli. Se ella passasse ogni giorno si sarebbe accorta che ogni giorno quel cancello è spalancato e che al di là di quel cancello ognuno fa il suo comodo! Ma la signora in divisa il problema se l’è posto oggi….

E allora mi chiedo e rivolgo la stessa domanda alla responsabilità e alla coscienza di lor signori: c’è, in quanto accaduto, un autentico senso di giustizia o non piuttosto una fredda applicazione della legge? Mi andrebbe bene anche la fredda applicazione della legge, se però la legge si applicasse sempre e non soltanto la domenica e i giorni festivi.
Tengo infine a precisare che questa lettera sarà immediatamente pubblicata sui social personali e della Parrocchia, così come saranno rese note le Vostre risposte, se mai le darete. Perché in questi brutti tempi l’unico modo per essere ascoltati è quello di far rumore.

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