Questa settimana #BussoLaLeggenda vi vuol raccontare di una presenza che forse sarà familiare a molti, spesso buona ma a volte davvero nefasta: stiamo parlando della Bella ‘Mbriana, lo spirito della casa a cui persino Pino Daniele dedicò una canzone.
Forse non lo sapete, ma quando a pranzo o a cena preparate la tavola dovreste lasciare una sedia vuota ed apparecchiare per una persona in più: potrebbe infatti decidere di farvi visita la Bella ‘Mbriana, una misteriosa presenza vestita di bianco “buona coi buoni e fetente con i cattivi”. Se vi giudicherà persone gentili e se sarete garbati con lei, la Bella ‘Mbriana vi porterà dei doni, ma, in caso contrario, potrebbe anche decidere che sia arrivato, per voi, il momento di morire – possiamo indubbiamente dire che questa dama bianca prenda decisamente male la scortesia.
Le forme della Bella ‘Mbriana
La Bella ‘Mbriana è definita spesso come “lo spirito della casa”, che porta salute e fortuna a chi vi abita. Quando si esce o si entra in casa gradisce che le si porga un cenno di saluto, e secondo l’usanza e la leggenda manifesterebbe la propria presenza agitando le tende o mostrandosi sotto forma di farfalla o di geco – per questo secondo la tradizione napoletana questi animali porterebbero fortuna. Si dice inoltre che si mostri nelle ore più luminose del giorno, al mattino, e al massimo nelle prime ore del pomeriggio: mai di notte.
“Casa accunciata, morte apparicchiata”: come non indispettirla
La Bella ‘Mbriana, come la meridiana da cui prende il nome, proietta un ombra sicura in cui è possibile ripararsi e rovare ristoro: contrapposta spesso per questo al Monaciello, è una sorta di fata buona, un angelo custode che elargisce doni più o meno materiali a chi se ne mostra degno. Per renderla felice, potrebbe bastare anche lasciare una sedia libera per lei in ogni stanza.
Bisogna stare tuttavia attenti a non contrariarla: dire ad alta voce che la propria casa è brutta, umida e buia o, ancor peggio, dire ad alta voce di voler cambiare abitazione potrebbe indispettirla. Amante della pulizia, bisogna stare attenti a tenere la casa sempre pulita e spolverarla. La cosa che pare farla arrabbiare di più, tuttavia, sono le ristrutturazioni: ristrutturare casa può portare secondo la leggenda alla propria morte o a quella di un proprio caro – esiste persino un detto che recita “casa accunciata, morte apparicchiata”
La storia di una principessa triste
C’è una storia alla base della leggenda della Bella M’Briana, storia che ha per protagonista una principessa napoletana. La principessa, che a quanto pare sarebbe stata di una bellezza leggendaria, struggendosi per un amore infelice e mai potutosi concretizzare finì per perdere il senno. Folle di dolore e vagando come un’ombra lungo le strade di Napoli vestita di bianco, probabilmente in abito da sposa, veniva accolta nelle case di coloro che si impietosivano delle sue condizioni, sedendo spesso alla loro tavola per pranzo o per cena. Il Re, per assicurarsi che alla figlia non accadesse nulla di male, la faceva seguire e poi, in seguito, per ringraziare coloro che avevano fatto entrare la figlia tra le loro mura domestiche, faceva recapitare loro anonimamente dei ricchi doni. Nacque così l’idea, sedimentatasi poi nell’immaginario collettivo della città, di una presenza femminile, di un’ombra che portava salute e fortuna.
I doni della della Bella ‘Mbriana
Basta insomma poco per ricevere i doni della Bella ‘Mbriana: una sedia libera, un saluto ed un po’ di gentilezza. Se doveste cambiare abitazione, insomma, sarebbe forse meglio farlo in segreto, senza dirlo ad alta voce; e speriamo che, dopo aver letto questa storia, non finiate per rimandare la ristrutturazione che stavate progettando… In ogni caso, la lezione è certamente questa: essere, nello spirito di Napoli, sempre ospitali con tutti, che si tratti di spiriti, principesse o mendicanti infelici.
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