Un vero mini-clan, con tanto di summit e azioni intimidatorie. Tutto formato da minorenni dei Quartieri spagnoli di Napoli.
È la scoperta di una indagine della polizia che ha portato a una misura di custodia cautelare del gip partenopeo con il carcere nei confronti di tre ragazzi, ritenuti vicini ai Di Biasi, meglio conosciuti come Faiano, e indagati, a vario titolo, di lesioni personali, porto e detenzione di armi da fuoco, violenza privata, rapina, reati tutti aggravati anche dalle modalità mafiose.
Il provvedimento nasce dalle indagini sul ferimento a colpi d’arma da fuoco di Vincenzo Masiello il 5 novembre 2022. L’agguato è da ricondurre alla mira espansionistica di un gruppo di giovanissimi ambiziosi che volevano ritagliarsi il loro spazio all’interno delle dinamiche criminali dei Quartieri Spagnoli. La vittima, attualmente detenuta, è da considerarsi elemento di spicco della camorra del quartiere. Durante le indagini è emerso che il nascente gruppo criminale è dedito a reati contro il patrimonio, ha un’ampia disponibilità di armi, ha stabilito la sua base operativa in vico Lungo San Matteo che è controllato militarmente. Gli indagati costantemente armati di pistola, per evitare attacchi da componenti di altri gruppi antagonisti, hanno in più occasioni perquisito le persone che, in particolare nelle ore notturne, transitavano nella loro zona di influenza.
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