La tanto temuta Crisi Rifiuti è arrivata, nonostante il piano messo in atto dalla Regione per prevenirla: riportiamo due dei luoghi più colpiti di Napoli, ma ovunque, che sia in centro o in periferia, la situazione sta peggiorando e a molti ricorda tristemente l’emergenza del decennio passato.
Il degrado di Vico Piscicelli
Al centro storico c’è un vicolo reso inaccessibile dai rifiuti: a vico Piscicelli non si passa più a causa dei cassonetti stracolmi e degli ingombranti sparsi su entrambi i lati della strada. La denuncia arriva dai tanti cittadini della zona, che non hanno tardato a pubblicare delle foto del degrado sui social. C’è molta varietà, sulla strada: materassi, biciclette, scatoloni, sedie e dulcis in fundo tre bidoni, da cui trasbordano i sacchetti di immondizia hanno reso impraticabile il passaggio nel vicolo.
I residenti denunciano la crisi sulla pagina Facebook del gruppo Rinascita di Forcella, dove hanno richiamato le istituzioni al loro dovere nel post assieme alle foto “incriminanti”: “ma vorrei capire i consiglieri di municipalità cosa fanno per questo quartiere?” “Come può essere che nessuno faccia niente?” “Sta così da una settimana“, sono i commenti della pagina fatti dai cittadini delusi. La mancata rimozione di rifiuti ordinari e straordinari dalle strade e dai vicoli del centro storico, come anche nelle periferia, sta diventando una vera e propria emergenza. Considerando che siamo nel mese d’Agosto, il rischio di infezioni a causa del deterioramento dei rifiuti non è da sottovalutare.
La crisi a Piazza Municipio
Nel secondo giorno di raccolta straordinaria dei rifiuti, dopo che Asia (Azienda servizi di igiene ambientale) ha ammesso le difficoltà in città, c’è un’immagine (in cima all’articolo) che fotografa la crisi di questi giorni: sacchetti neri, buste di plastica e addirittura un cassetto di legno abbandonati accanto ai contenitori della differenziata in piazza Municipio. Sullo sfondo Palazzo San Giacomo, la sede del Comune. Uno dei luoghi più importanti della città, attraversato da cittadini e turisti giorno e notte.
“Non superiamo le 30 tonnellate“, risponde l’azienda municipalizzata alla domanda di quanta immondizia ci sia per strada in città. Anche il prelievo della differenziata pare non girare a pieno regime, vista la quantità di sacchetti sparsi in giro.
Il resto della città
C’è ancora molta immondizia a via Posillipo e nelle strade limitrofe come via Belsito e largo Sermoneta. Allo stesso modo nel salotto buono di Chiaia: sacchetti neri lasciati a marcire in via Fiorelli. Quattro contenitori gialli per plastica e metalli strapieni accanto alla stazione dei carabinieri di largo Ferrandina.
Bustoni di rifiuti ad angolo anche a via Epomeo, nei pressi degli uffici dell’Anagrafe del Comune. Situazione tragica tra viale Adriano e Rione Traiano. Ingombranti a profusione anche nell’area orientale. “Gran parte dei rifiuti di questi giorni sono accatastati nei soliti siti di sversamento selvaggio“, spiega l’Asia: ma è la debolezza del sistema campano che impedisce alla crisi di cessare una volta e per tutte. Stir e impianti intermedi troppo pieni di balle che dovrebbero essere, invece, mandate più velocemente verso l’inceneritore di Acerra e agli impianti fuori regione. Per fare spazio così ai rifiuti in entrata appena raccolti dalle strade. È stato lo stesso amministratore di Asia Francesco Iacotucci a denunciare che “i nostri camion restano in fila davanti agli stir anche più di 36 ore, sottraendo così uomini e mezzi necessari per la raccolta“.
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