Padre Domenico Silvestro e frate Nicola Gildi, accusati di violenze sessuali sistematiche nei confronti di due vittime, un cittadino italiano e un extracomunitario, santuario di Sant’Antonio, ad Afragola, sono stati sospesi dal loro incarico dall’arcivescovo di Napoli, don Mimmo Battaglia e trasferiti in conventi del Nord Italia.
In seguito all’amara situazione emersa, la Curia di Napoli ha attivato un processo di sospensione “a divinis” nei confronti di padre Domenico Silvestro. Questo provvedimento ecclesiastico comporterebbe l’esclusione dall’amministrazione dei sacramenti, compromettendo sostanzialmente il suo ruolo all’interno della comunità religiosa. Tale decisione, di competenza dell’arcivescovo, evidenzia la severità della situazione e l’impegno della Curia a rispondere a comportamenti che ledono non solo le vittime, ma anche la reputazione dell’istituzione ecclesiastica.
Considerando le gravi implicazioni etiche e legali, l’arcivescovo di Napoli sta seguendo il caso con attenzione, valutando ulteriori misure da adottare. Questo sviluppo porta con sé un’eco significativa per la comunità di Afragola, che si trova a dover elaborare la pesantezza di questo scandalo all’interno di una struttura che tradizionalmente rappresenta supporto e guida spirituale.
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