Ancora nessuna traccia dei due dispersi della frana che martedì scorso ha colpito il comune di San Felice a Cancello, nel Casertano, devastando la frazione di Talanico, invasa da un fiume di fango e detriti che si è portato via la 74enne Agnese Milanese e il figlio 42enne Giuseppe Guadagnino. Le speranze di trovarli in vita sono ormai remote.
Vigili del fuoco e forze dell’ordine, con il supporto anche di volontari della Croce Rossa e della Protezione Civile, stanno mettendo in campo tutti i mezzi e le risorse a disposizione, tra droni, cani molecolari, gommoni e sommozzatori per scandagliare gli specchi d’acqua melmosa creati dalla colata di fango. Il tutto con l’incombenza di una nuova allerta meteo, e dunque di nuove piogge che potrebbero far peggiorare la situazione.
Oggi è arrivato dal reparto cinofili dei Carabinieri di Bologna anche il pastore tedesco Baila, unico cane in Italia in grado di percepire tracce di sangue e di individuare persone anche in condizioni difficili come quelle che i soccorritori stanno trovando a Talanico, dove ci sono anche parecchi detriti da rimuovere. Lo sforzo ha permesso di recuperare un altro pezzo della scocca dell’Apecar su cui i due hanno tentato invano di scappare dalla furia delle acque; era a 500 metri dal luogo in cui era stato ritrovato, poche ore dopo i fatti, il rottame del mezzo a tre ruote.
“Ci vorrebbe un colpo di fortuna”, dice un cittadino fermo al muretto che dà sul canalone, dove martedì le acque della frana sono in parte convogliate – mentre un’altra parte del fiume di fango e detriti ha invaso la strada centrale della frazione – portando con sé l’Apecar. Lo stesso muretto dove ieri si affacciavano disperati Raffaele Guadagnino, fratello e figlio dei due dispersi, il datore di lavoro di Giuseppe e tanti cittadini, che speravano quantomeno che emergessero i corpi per dar loro l’ultimo saluto e una sepoltura. Raffaele, che ieri non si dava pace per il terrore di perdere madre e fratello, dopo aver perso il padre qualche anno fa e un terzo fratello quasi trent’anni fa – “ho paura di restare solo” aveva confidato – ha oggi accompagnato vigili del fuoco e carabinieri nelle ricerche, a caccia di tracce, anche di qualche indumento, riconducibile ai propri cari.
“Stiamo pregando tanto per Agnese e Giuseppe”, dice una donna in lacrime. Intanto la Croce Rossa prosegue le attività di supporto alla popolazione; ad oggi sono stati impegnati complessivamente, anche nell’attività di rimozione del fango, 44 volontari e 11 mezzi del Comitato della Cri di Maddaloni, con il supporto dei Comitati di Napoli e Salerno.