venerdì, Novembre 22, 2024
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Si apre l’inchiesta sulla morte di Simon Gautier

Ieri 18 agosto, i soccorsi hanno ritrovato il corpo di Simon Gautier, l’escursionista francese disperso da 9 giorni (per ulteriori informazioni, clicca qui).

Ecco le parole pronunciate da Simon Gautier nella telefonata al 118 della mattina del 9 agosto:

«Sto morendo di dolore, sono caduto in una scarpata, ho le gambe rotte. Aiutatemi, vedo il mare ma non so dove mi trovo».

Il ragazzo si era infatti rotto le gambe, cadendo in un dirupo, nella zona di Belvedere di Ciolandrea, nel comune di san Giovanni a Piro, in provincia di Salerno, dove è rimasto per tutto questo tempo.

Sulla morte del ventisettenne francese però si apre un giallo: se Simon ha chiamato il 118 alle 9:15 di mattina, perché nelle successive 9 ore in cui ha avuto il cellulare ancora acceso non ha risposto?

Il ragazzo evidentemente non ha risposto poiché svenuto per l’eccessivo dolore oppure aveva perso il cellulare mentre provava a salvarsi e lasciare la zona in cui era caduto.

Inoltre non è stato possibile localizzare il suo cellulare, poiché era in un’area non servita da internet.

Il ritrovamento del corpo di Simon Gautier

Il dirupo in cui è caduto Simon Gautier durante la sua escursione è situato nei pressi di un impervio sentiero. I soccorsi alpini, perlustrando la zona di San Giovanni a Piro con un binocolo, hanno notato uno zaino e poi poco distante il corpo del ragazzo.

Il ritrovamento è stato effettuato durante le ore di buio. Dopo aver messo in sicurezza il corpo, si è deciso di procedere al trasferimento della salma con la luce del giorno, vista la pericolosità della zona. Infatti oggi le squadre di recupero sono a lavoro sin dalle prime luci dell’alba.

Seguirà poi un’inchiesta che stabilirà le cause della morte del ragazzo e se abbia inciso il ritardo dei soccorsi, denunciato dalla famiglia di Simon.

«Voglio aiuto. E’ insopportabile sapere che gli siamo vicini ma non abbiamo l’aiuto necessario per trovarlo» è l’appello che la madre di Simon ha lanciato durante i giorni delle ricerche.

Una mancanza che però è stata smentita dalla prefettura. Quasi 100 unità di soccorso erano infatti impegnate nella ricerca del ragazzo.

Avendo appreso della partenza di Simon da Policastro, il sindaco in persona, Giovanni Fortunato, insieme alla polizia municipale si sono attivati per visionare i filmati e ripercorrere tutti i movimenti dell’escursionista francese, prima della sua telefonata al 118.

Le ricerche si sono infatti concentrate sui sentieri che Simon Gautier avrebbe potuto prendere, ma purtroppo con il ritrovamento di ieri sera del suo corpo senza vita, le speranze sono finite.

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