Ci risiamo. Ancora una volta c’è chi nega l’accesso a qualche evento particolare perché napoletani.
Questa volta la discriminazione è avvenuta ad Ibiza dove Alessia, studentessa ventunenne, e i suoi amici si sono visti negare l’accesso al rinomato locale Hard Rock.
A denunciare il tutto, sui social, è Salvatore Ferraro, padre della ragazza.
“Giusto per raccontare…mia figlia Alessia Ylenia ieri notte si è vista negare l’accesso al locale Hard Rock di Ibiza appunto, in quanto nata e residente nella provincia di Napoli. I buttafuori una volta controllati i documenti hanno detto che loro non accettavano persone della provincia di Napoli nel loro locale”.
Secondo il racconto della ragazza, i buttafuori del locale avrebbero comunicato ai ragazzi che “il party era dedicato esclusivamente ai residenti e alle persone che lavorano a Ibiza, vietandoci l’ingresso”. Ma non è tutto.
Il padre della ragazza, nel suo racconto, aggiunge un altro particolare sulla vicenda.
“Mia figlia e gli altri amici sono andati via addolorati e mortificati e, tra l’altro, tra i cori di scherno di alcuni ragazzi milanesi che erano lì e che li hanno dileggiati”.
Lo sdegno del signor Ferraro è pienamente condivisibile.
“Tale comportamento è inammissibile e razzista ed è da stigmatizzare specialmente in quanto avvenuto in una struttura così nota a livello mondiale”.
Con l’escamotage della festa dedicata ai residenti, è quasi certo che non arriveranno ulteriori giustificazioni dalla catena di locali Hard Rock.
È difficile stabilire se si sia trattato un vero party esclusivo o di un brutto atto di discriminazione.
A conti fatti, però, la ferita – non solo di Alessia e dei suoi amici, ma quella inferta a tutti i napoletani – resta.
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