Saranno monitorati continuamente dai servizi sociali, mentre condurranno una vita normale, nel mondo esterno.
Il giudice del tribunale di minorenni, Angela Draetta, ha applicato l’istituto giuridico della “messa alla prova” di due anni per quattro dei sette minorenni coinvolti nell’inchiesta sugli stupri di gruppo reiterati nei confronti delle due cuginette di 10 e 12 anni del Parco Verde di Caivano.
Significa che il procedimento per ora è sospeso: se in questo periodo i ragazzi non commetteranno altri reati, resteranno fuori dal carcere, altrimenti dovranno affrontare nuovamente il processo. Una seconda chance data a chi viene ritenuto un soggetto “recuperabile”, le cui azioni precedenti non sono indicative di una scelta di vita deviante.
A luglio gli altri tre minorenni subirono condanne pesanti, nove anni di reclusione per due di loro, dieci per uno. Per i due maggiorenni, invece, rispettivamente 12 anni e 5 mesi, e 13 anni e 4 mesi di reclusione. In corso il processo di appello.
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