lunedì, Marzo 10, 2025
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Scampia: iniziato abbattimento vela gialla

Alle ore 10.16 sono iniziati i lavori di demolizione della Vela Gialla, a Scampia, da molti ritenuto uno dei simboli di Gomorra.

All’operazione assistono il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, il vicesindaco e assessore alle Politiche urbane, Laura Lieto, il presidente della Municipalità, Nardella, e i rappresentanti del Comitato Vele.

Oggi è veramente una bella giornata – ha detto il sindaco, Gaetano Manfredi – una giornata importante per Napoli e per Scampia. È un momento simbolico in cui inizia la demolizione della Vela Gialla. Siamo riusciti a rispettare i tempi ed è anche un momento emozionante. Oggi il nostro pensiero va anche alle vittime della Vela Celeste“, dove un crollo a luglio scorso provocò 3 morti e 11 feriti.

Dalle ceneri delle Vele ispirate alle linee di uno dei padri dell’architettura moderna, lo svizzero-francese Le Corbusier, trasformatesi col tempo da complessi da copertina a strutture degradate per centinaia di famiglie, sorgeranno dodici edifici in grado di ospitare ognuno circa 35 nuclei familiari. Sarà una Scampia meno futurista ma probabilmente più accogliente quella cui stanno lavorando in sinergia le istituzioni e che oggi ha salutato l’ultima tappa prima dell’avvio dei lavori, con lo sgombero pacifico delle ultime undici famiglie delle 475 interessate.

Non è più la Scampia di Gomorra, ma una nuova Scampia“, esulta il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi consapevole che con lo sgombero di oggi potranno partire le operazioni di abbattimento di due delle ultime tre Vele rimaste in piedi delle sette originarie, e si potrà finalmente avviare il progetto ‘Restart Scampia’ di recupero dell’intera area. Riqualificazione che passa anche per l’unica delle sette Vele – progettate da Francesco Di Salvo e tirate su a Scampia tra gli anni ’60 e ’70 -che rimarrà in piedi, quella Celeste, teatro della tragedia dello scorso luglio in cui persero la vita tre persone dopo il crollo di un ballatoio.

Una tragedia che, come ammette lo stesso Manfredi, ha accorciato i tempi. “Arrivare oggi allo sgombero solo sei mesi fa era insperato. Un evento fondamentale per questo processo è statala tragedia di luglio, il sacrificio delle vittime ha rafforzato l’azione e ci ha consentito di sgomberare tutte le Vele. È stata un’operazione di sgombero storica“.

Due-tre anni, secondo alcune stime tecniche, il tempo guadagnato con le nuove procedure di sgombero. Ora si guarda al futuro: la scadenza fissata dal progetto ‘Restart’ per vedere la nuova Scampia è la fine del 2027, ma già a metà del 2026 – da cronoprogramma – dovrebbero veder la luce le prime nuove costruzioni destinate a sostituire le Vele abbattute.

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