venerdì, Novembre 22, 2024
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“Puliamo il mondo”: rifiuti nel mirino dei volontari campani

Vesuvio, parchi, spiagge, fondali: weekend ricco di iniziative per ripulire l’ambiente dai rifiuti. Con “Puliamo il mondo”, 30mila i volontari impegnati.

Plastiche monouso, sacchetti, mozziconi. Ma anche indumenti, barbecue, sedie e materassi. Questi, tra gli altri, i rifiuti raccolti in Campania da migliaia di volontari che, dal 20 al 22 settembre, si sono rimboccati le maniche e hanno ripulito l’ambiente, rendendo più vivibile il nostro territorio. Le iniziative hanno coinvolto migliaia di volontari, tra cui anche chi ha partecipato alla campagna “Puliamo il mondo“, promossa da LegAmbiente.

Questi eventi si inseriscono perfettamente nella Climate Action Week, una settimana piena di iniziative per contrastare il cambiamento climatico.

La pattumiera del Vesuvio

Dai barbecue ai materassi, dalle scarpe all’intimo: quello che i volontari hanno rinvenuto ieri, durante la pulizia dei boschi del Parco Nazionale del Vesuvio, è il drammatico e vergognoso frutto di anni e anni di incuria e inciviltà, dimostrate dagli abitanti dei paesi del Parco e dalle amministrazioni locali. Il Vesuvio, dunque, si conferma una discarica a cielo aperto.

Partita dall’impulso dell’associazione Primaurora, la riqualificazione di alcune aree del Parco del Vesuvio – principalmente Torre del Greco – ha impegnato ieri, 22 settembre, circa 200 volontari provenienti da 20 associazioni campane. Armati di guanti, buste e tanta pazienza, i volontari hanno raccolto e catalogato circa 50 tonnellate di rifiuti.

Contemporaneamente, in altre zone dell’area vesuviana e del Parco – Ottaviano, Terzigno, Boscotrecase, Somma Vesuviana, Sant’Anastasia, Ercolano – i volontari di “Puliamo il Mondo”, campagna promossa da LegAmbiente, hanno contribuito a riqualificare il territorio, raccogliendo principalmente plastiche, mozziconi e stracci.

Numeri davvero imbarazzanti, quelli registrati nel Parco del Vesuvio, soprattutto perché le aree interessate fanno parte del patrimonio UNESCO.

“Puliamo il mondo”: i numeri di Napoli

Non solo il Vesuvio nel mirino dei 30mila volontari campani che, infatti, nell’ambito della campagna “Puliamo il mondo”, da venerdì a domenica hanno ripulito altri 350 siti in tutta la regione, tra spiagge, fondali marini, parchi, boschi.

Nella città di Napoli, record di rifiuti: ben 928 tipi di rifiuti raccolti e catalogati negli otto parchi del capoluogo campano. In pratica, circa 1,6 rifiuti per ogni metro quadrato di territorio controllato. Insomma, numeri scoraggianti per i parchi cittadini.

Considerando la tipologia di materiale, i mozziconi di sigaretta rappresentano il 35% dei rifiuti raccolti, a cui seguono, sebbene con percentuali molto inferiori, pezzi di plastica non identificabili (10,6%) e sacchetti per snack, come patatine e dolciumi (9,2%).

Nella #Top3 dei parchi meno virtuosi, il primato spetta al Parco Attianese, a Pianura, nel quale è stato rinvenuto il 29% (269) dei rifiuti raccolti dai volontari. In seconda posizione, il Parco della Maianella, nel quartiere Miano, i cui rifiuti (239) rappresentano il 25,8%. Segue il Parco Massimo Troisi, a San Giovanni a Teduccio, con il 23,7% (220) di rifiuti raccolti.

Tra l’altro, è proprio a San Giovanni a Teduccio che si è svolta una delle iniziative più significative in programma lo scorso fine settimana. In questo quartiere della periferia orientale di Napoli, la giornata di riqualificazione è stata organizzata in collaborazione con la Fondazione Famiglia di Maria, vittima, pochi giorni fa, di un atto intimidatorio, concretizzatosi nell’esplosione di colpi di arma da fuoco contro il portone d’ingresso.

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