Il 22 Ottobre, a Milano, nelle sale di Palazzo Rovelli, saranno battuti all’asta i beni provenienti dalla casa di De Filippo. L’asta si prospetta come l’opportunità di godere, ancora una volta, del gusto raffinato e partenopeo del celebre attore, sceneggiatore, drammaturgo: sarà un ultimo sguardo all’anima di un uomo che amava circondarsi di bellezza anche nell’intimità della propria casa.
La tentazione dell’accumulo
Tommaso de Filippo racconta che i beni che saranno battuti all’asta giacevano, abbandonati, in un capannone. Gli oggetti provengono dalle case abitate da Eduardo nel corso degli anni – quella di Napoli, quella romana e quella di Velletri.
Tommaso dice inoltre:
“Io e i miei fratelli abbiamo preso questa decisione non certo per sbarazzarcene ma perché lo stile di mobilio non rispecchia i nostri canoni estetici del momento.
E così, invece di cedere alla tentazione dell’accumulo, abbiamo pensato che sarebbe stato bello se avessero trovato nuovi proprietari capaci di amarli e di restituirli alla vita in spazi adeguati, invece di lasciarli sottochiave coperti da un lenzuolo, come eravamo costretti a fare”.
Pezzi incredibili
Eduardo de Filippo amava girovagare per i mercatini dell’usato, e molti dei suoi preziosi oggetti provengono dai retrobottega dei rigattieri dove era solito recarsi.
Tra i vari articoli dell’asta, saranno presenti una coppia di busti di marmo il cui valore si aggira tra i 7000 e gli 8000 euro, delle torciere di bronzo dell’ottocento napoletano – il cui valore monetario è stimato a circa 2500 euro ciascuna – e la scultura in marmo “Madre”, del 1915 e firmata Achille Alberti, che vale non meno di 7000 euro.