Concorso per docenti di scuola secondaria: ecco una breve informativa su ciò che sembra dovranno affrontare gli aspiranti insegnanti.
Finalmente ci siamo. Lo scorso 10 ottobre, il consiglio dei Ministri ha approvato il decreto scuola. Ciò vuol dire che il MIUR è autorizzato a bandire uno dei concorsi più attesi: il concorso per docenti di scuola secondaria. Bisognerà solo aspettare un dibattito parlamentare per eventuali modifiche e la trasformazione del decreto in legge entro 60 giorni.
Intanto però ecco un’informativa su quanto c’è da sapere sul concorso per docenti. Innanzitutto pare che il bando del concorso ordinario e il bando del concorso straordinario usciranno contestualmente.
I requisiti d’accesso al concorso
Per quanto riguarda i requisiti di accesso al concorso ci sono state piccole modifiche, rispetto a quanto previsto dal precedente governo. Per poter accedere al concorso ordinario è necessario possedere uno di questi tre requisiti:
- abilitazione specifica sulla classe di concorso
- laurea (magistrale o a ciclo unico, oppure diploma di II livello dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica, oppure titolo equipollente o equiparato, coerente con le classi di concorso vigenti alla data di indizione del concorso) e 24 CFU nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche
- abilitazione per altra classe di concorso o per altro grado di istruzione, fermo restando il possesso del titolo di accesso alla classe di concorso ai sensi della normativa vigente.
Il requisito della laurea e tre anni di servizio svolti è invece valido per il concorso straordinario, aperto dunque a tutti gli attuali precari.
Lo svolgimento delle prove
I due concorsi prevederanno quasi certamente una prova preselettiva a risposta multipla, sulle materie per le quali si concorre. Dovrebbero poi seguire due prove scritte e una prova orale e il superamento di una sarà necessario per poter sostenere la successiva.
La prima prova scritta verterà sulle materie della propria classe di concorso. Nel caso di classi di concorso riguardanti le lingue e culture straniere, la prova deve essere prodotta nella lingua prescelta. La seconda prova invece verterà sulle materie dei famosi 24 CFU (antropologia, pedagogia, psicologia e tecnologie didattiche). Per superare entrambe le prove i candidati dovranno avere un punteggio minimo di sette decimi.
La prova orale invece verterà sulle materie della propria classe di concorso e prevederà anche un colloquio in una lingua dell’UE, per accertare che il candidato possegga almeno un livello B2.
“Ma quindi questo concorso?”. Una risposta alla domanda ancora non c’è, poiché per avere la certezza delle date bisogna ancora aspettare. Forse però questa è davvero la volta buona per colmare i più di 24.000 posti messi al bando. Bisogna solo attendere la definitiva promulgazione della legge. Dunque finalmente ci siamo…forse!
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