Allerta sanitaria europea scattata a causa delle vongole di foce Sarno, contaminate da metalli pesanti presenti in quantità ampiamente superiori ai limiti tollerabili dall’organismo umano. Le analisi chimiche svolte dell’ASL3, dell’Arpac, dell’Istituto Zooprofilattico e dall’Università Federico II hanno infatti evidenziato la presenza di piombo, cadmio, zinco e altri materiali contaminanti.
L’allerta arriva dalla Capitaneria di porto di Castellammare. Qui gli uomini dell’ammiraglio Pietro Vella (direttore marittimo della Campania) hanno iniziato ad indagare su alcune richieste sospette di pesca subacquea professionale da praticare proprio in quell’area. Il comandante della Capitaneria Ivan Savarese ha quindi avviato una capillare operazione di monitoraggio. Tale operazione ha portato alla luce attività di pesca illegali della famosa “Vongola Verace” che si svolgevano in aree marine fortemente inquinate nei pressi della foce del fiume Sarno e al confine tra Castellammare e Torre Annunziata. “I primi riscontri sono stati sbalorditivi: addirittura dai laboratori ci chiedevano se per errore le vongole fossero finite in un serbatoio di benzina”, dirà Savarese.
La frode
Le vongole contaminate venivano aggiunte ad altri lotti con filiera di provenienza tracciata e presenti lecitamente sul mercato. Le autorità di tutta Europea sono pertanto all’opera per impedirne la commercializzazione.
Marcello Manfredi, comandante del nucleo di polizia giudiziaria, ha dichiarato che una decina di persone sono state denunciate con l’accusa di attentato alla salute pubblica e frode. Ha dichiarato inoltre che ad operare sono le stesse bande che hanno devastato le rocce della penisola sorrentina per estrarre i datteri di mare.