L’Associazione Culturale Officinae Efesti con il progetto “La Grande Bellezza” si aggiudica il premio “Patrimoni Viventi” indetto dal Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali e destinato ad associazioni, enti ed istituzioni di tutto il territorio nazionale.
La cerimonia di premiazione si è tenuta giovedì 24 ottobre, nella cornice di Villa Rufolo a Ravello, nell’ambito della quattordicesima edizione di “Ravello Lab – Colloqui Internazionali”.
La Commissione, costituita da cinque componenti di cui due stranieri, ha valutato le candidature secondo cinque criteri: impatto territoriale, rispetto dei principi dello sviluppo sostenibile, innovatività dell’intervento, coinvolgimento degli stakeholder e della comunità locale, economicità dell’intervento di valorizzazione.
Questa la motivazione:
«Il carattere multidisciplinare del progetto ‘La grande bellezza’ impiega gli eventi culturali ed artistici nel vasto contesto territoriale dell’area metropolitana di Napoli – comune di Casalnuovo, di Acerra e di Pozzuoli – come strumenti di costante e continuativo intervento in svariati ambiti dalla formazione al recupero del patrimonio culturale all’inclusione sociale. Un’esperienza innovativa puntata sul valore della comunità della quale esalta ‘la grande bellezza’».
Stefania Piccolo e Alessandra Magnacca, rispettivamente Presidente e Direttrice organizzativa dell’associazione, hanno ritirato il premio e omaggiato la commissione di Ravello Lab con il “Piccolo atlante dei volti”, pubblicazione a cura di Salvatore Liberti, esperto coinvolto nel modulo di mapping. Con le organizzatrici, hanno ritirato il premio: Michelangelo Riemma, dirigente scolastico dell’IC Aldo Moro di Casalnuovo; Rita Canosa, dirigente scolastico dell’IC Don Milani Capasso di Acerra; Anna Iossa, dirigente scolastico della Scuola media Caporale di Acerra; Ida Conte, coordinatrice e vicepreside del Liceo Majorana di Pozzuoli; Maria Pia Ardolino, docente dell’IC Don Milani Capasso; Annabella Angrisani, docente della Scuola media Caporale; Rosa Nappi, docente dell’IC Aldo Moro; Luigia Mocerino, docente dell’IC Aldo Moro, e le esperte Raffaella Picascia e Maria Mautone.
Il progetto “La Grande Bellezza”
Napoli si conferma ancora una volta laboratorio di sperimentazione nei processi di innovazione culturale: oltre ai principali attrattori e all’eccellente lavoro di valorizzazione ad opera delle istituzioni culturali, emerge una fitta rete di organizzazioni del privato sociale partenopeo che, coniugando capacità innovative e manageriali, danno vita ad interventi di valorizzazione del patrimonio culturale materiale e immateriale.
Officinae Efesti trasforma il concetto di patrimonio culturale, oltrepassando la nozione di bene tangibile, avvalorando le tradizioni e i sentimenti collettivi. Il progetto “La Grande Bellezza”, svincolandosi dalle logiche promozionali e commerciali, assume il carattere etico di un nuovo modo di fare cultura e cittadinanza, elaborando il degrado e rifunzionalizzando il patrimonio, le identità e le singolarità locali che vengono tramutate in esperienze. Questo approccio è in linea con la Conferenza di Faro e l’accezione di eredità culturali in essa contenuta, recentemente ratificata dal Senato della Repubblica.
“Siamo onorati di ricevere questo prestigioso riconoscimento e ringraziamo tutti i collaboratori e i compagni di viaggio che hanno scelto di scommettere ed investire con noi in un progetto visionario e coraggioso” commenta Agostino Riitano, fondatore di Officinae Efesti e project manager supervisor di Matera 2019 Capitale Europea della Cultura. “Operiamo da più di 15 anni, a Napoli e in tutto il territorio nazionale, sperimentando nuovi modelli di produzione culturale per dare risposte concrete e non convenzionali ai bisogni delle comunità con cui lavoriamo; nell’ultimo decennio il Sud è stato capace di dar vita ad interventi di valorizzazione innovativi e di grande spessore, individuando le potenzialità insite nelle alleanze pubblico-privato, in particolare nelle aree periferiche e fragili dei grandi centri urbani, generando rilevanti impatti mediante una virtuosa gestione degli esigui fondi pubblici”.
“Cos’è per te la bellezza?”
da questa domanda il team di Officinae Efesti è partito per dar vita a una riflessione che ha indagato la relazione fra estetica, territori periferici e le umanità che li abitano, per eleggere la periferia come luogo privilegiato, emozionale e geografico, per le attività di promozione culturale. Il progetto “La Grande Bellezza”- selezionato dal MIUR e finanziato con i Fondi Strutturali Europei nell’ambito del Programma Operativo Nazionale – attraverso laboratori, incontri ed esplorazione del patrimonio culturale ha coinvolto più di 600 bambini e giovani dell’ICS Aldo Moro di Casalnuovo di Napoli, l’ICS Don Milani Capasso di Acerra, la Scuola Media Caporale di Acerra, il Liceo Artistico Majorana di Pozzuoli, costruendo attorno all’intervento una grande comunità territoriale formata da famiglie, artigiani, enti locali e imprenditori. Il progetto ha trovato l’adesione di MappiNa _ Mappa Alternativa della Città e della Sartoria Cesare Attolini, azienda riconosciuta a livello internazionale, che ha realizzato i costumi indossati da Toni Servillo nel film “La Grande Bellezza”, da cui il nome del progetto.
L’interdisciplinarietà dell’intervento ha messo in connessione l’esplorazione e la mappatura del patrimonio culturale – Antica Bottega d’Arte di Giuseppe Tudisco Gigli di Nola, Scavi di Cuma, Casa Morra – Archivio d’Arte Contemporanea di Napoli, Teatro Rostocco di Acerra, Complesso Archeologico di Baia, solo per citarne alcuni – con il digital mapping, la promozione e il marketing del turismo sostenibile, l’indagine sulle ritualità campane, la scoperta della sartoria d’eccellenza, la digitalizzazione degli archivi e l’antropologia teatrale.
Officinae Efesti, organizzazione di management culturale, lavora da sedici anni nel territorio campano sviluppando progetti fortemente contemporanei capaci di coniugare la produzione artistica, l’innovazione sociale e la progettazione culturale. Festival, rassegne, interventi artistico/culturali multidisciplinari, formazione artistica, pedagogia in aree di disagio, recupero del patrimonio culturale, queste le principali attività dell’organizzazione che sperimenta nuovi modelli per dare risposte concrete e non convenzionali ai bisogni delle comunità, spesso marginali, in cui agisce.
Officinae Efesti è un progetto di Stefania Piccolo, Agostino Riitano e Alessandra Magnacca.