Dopo il grande successo di Noa con i Solis String Quartet e Gil Dor, ad annunciare il Capua Festival in anteprima sarà Antonella Ruggiero, venerdì 1 novembre ore 20 dal Teatro Ricciardi (Largo Porta Napoli,Capua, CE)
L’artista dalla voce indimenticabile che ha fondato e reso famosi i Matia Bazar in Italia, sarà accompagnata dal “Claudio Romano Quartet”, con Claudio Romano alla batteria, Lino Pariota al piano e alle tastiere, Francesco Puglisi al basso, Livio Lamonea alla chitarra.
Aprirà il concerto, con un breve set acustico, Eleonora Tosca in arte “Eleviole?” una tra le voci più interessanti della nuova leva delle cantautrici italiane che, come la Ruggiero con il brano “Figlie”, partecipa con “Le civette”, ad un altro importante tassello del Festival: la compilation “Del Femminil Sentire” che verrà presentata durante la serata.
La compilation “Del Femminil Sentire”
Dodici brani di cui 7 inediti, scritti e realizzati per il progetto culturale del Capua Festival, con le voci di Mama Marjas, Antonella Ruggiero, Giovanna Panza, Francesca Incudine, Mujeres Creando, Eleviole?, Teresa De Sio, Agnese Valle, Myriam Lattanzio, Maria Pia De Vito & Burnogualà Large Vocal Ensemble, Maria Cinzia Mirabella e Gabriella Rinaldi che ne ha curato anche la produzione artistica. E’ possibile ascoltare il lavoro discografico in streaming a questo link http://www.themusicfactory.it/nadop/femminil-sentire/.
Brani e Interpreti
Mama Marjas – Mama
Mama Marjas, cantante, interprete e compositrice, regina della Black & Reggae Music italiana è un’artista poliedrica dalla voce unica che con la sua musica e la sua energia abbraccia stili e linguaggi diversi. Il suo brano “Mama”, in apertura alla compilation del “Femminil Sentire” è una preghiera ed un’invocazione allo spirito della Grande Madre Terra.
Antonella Ruggero – Figlie
La grande voce della musica italiana che, dagli anni 70, ad oggi ha saputo più di ogni altra rappresentare il punto di incontro tra la ricerca vocale e il sentimento più fine e delicato dell’arte in un continuo crossover tra la musica pop e il mondo della musica classica. Dai grandi successi con i Matia Bazar ad oggi, la sua declinazione del “Femminil Sentire” è il delicato affresco sonoro del brano “Figlie”.
Giovanna Panza – “Na Cosa e ‘na Rosa”,
Cantante e autrice sin dalla metà degli anni 80. Ha collaborato come vocalist con E. Bennato, T. Esposito, E. Gragnaniello, D. Sepe. Premio Recanati nel 2004. Ha scritto canzoni per numerosi artisti e per il “Femminil Sentire” ha scelto la magia di “Na cosa e ‘na rosa”, un piccolo gioiello di emozioni che rimanda ad un mondo interiore e ad un sentimento antico oltre ogni tempo e dimensione.
Francesca Incudine
Cantautrice siciliana, è una delle realtà più interessanti voci della world music italiana. Nel 2018 vince la Targa Tenco per il miglior album in dialetto con il suo “Tarakè”, il Premio Bianca d’Aponte e il Premio della critica intitolato a Fausto Mesolella (pari merito con I. Scarpato). Il suo brano “Come fussi picciridda” è, tra gli altri, colonna sonora di partenza e atterraggio sui voli nazionali e internazionali di Alitalia grazie alla vittoria nel contest “Fai volare la tua musica”. Per il “Femminil Sentire” ha scelto “Caminu sula” in dialetto siciliano.
Maria Cinzia Mirabella – La Gorgone
Cinzia Mirabella attrice, regista e autrice di teatro e cinema. Si forma con D. De Fazio all’ Actors Studios. Ha lavorato in teatro con Adriana Innocenti, Marina Confalone, e al cinema con Pappi Corsicato, Fiume Formisano, G. Morelli. Con i suoi cortometraggi, in veste di autrice e regista ha partecipato a festival nazionali ed internazionali. Il monologo della “Gorgone”, su musiche di Max Carola, è un’esperimento sonoro dove il linguaggio della trap incontra la recitazione teatrale e fa da sfondo allo struggente racconto del destino di una metamorfosi mai voluta.
Gabriella Rinaldi – Lupe
Autrice, cantante e voce dal timbro inconfondibile. Dagli anni 80 ad oggi, Radio Dj, Music Producer e docente di canto moderno, responsabile di progetti e modelli di laboratori didattici sperimentali dedicati ai bambini. Direttore e produttore artistico della compilation per il Capua Festival. Il mio mondo gira intorno alle voci – dichiara – e in “Lupe” canto l’eroismo, l’inganno del tempo e dell’amore sull’onda del “Femminil Sentire”.
Mujeres Creando – Madre di Tutto
6 donne, napoletane, magiche musiciste e affabulatrici. Il nome “Mujeres Creando”, ossia “Donne che creano”, è ispirato all’omonimo collettivo femminista sudamericano fondato nel 1992 da Julieta Paredes, Maria Galindo, e Mónica Mendoza. Assia Fiorillo (voce), Claudia Postiglione (chitarra), Igea Montemurro (violino), Giordana Curati (fisarmonica), Marisa Cataldo (batteria), Agnese Mari (basso). Il loro brano “Madre di tutto” è un omaggio che trae spunto dalle Matres Matutae del Museo Campano ed è dedicato a tutte noi: “schiave, divine, streghe”.
Eleviole? – Le Civette
Che fine hanno fatto le viole? Nascoste nell’erba o sparite nel caos metropolitano? Eleonora Tosca in arte “Eleviole?” racconta il mondo visto dagli occhi e dalle mani dei 30 anni attraverso quelle che ama definire “filastrocche per grandi”. Il suo brano “Le Civette” è una ninna nanna al contrario dove la donna, madre biologica e potenza creatrice si augura con la buonanotte di potersi risvegliare più forte ogni giorno. La civetta, animale notturno e simbolo ancestrale di saggezza rappresentata questo dualismo.
Teresa De Sio – Brigantessa
Cantante, autrice, scrittrice, una artista che non ha bisogno di presentazioni. Teresa De Sio incarna da sempre, con la sua voce e la sua scrittura un Femminil Sentire possente e moderno. Se oggi la sua arte è più che mai “Puro desidero” e ricerca interiore, nei fatti “Brigantessa”, il brano che ha voluto scegliere per questa compilation, è la testimonianza diretta di uno spirito libero e ribelle, uno sguardo sul mondo intenso e appassionato.
Agnese Valle – Di carne e di pietra
Cantautrice, compositrice e clarinettista, vincitrice del premio della critica al “Bianca d’Aponte” e al “Mario Panseri”, più volte candidata alla Targa Tenco è una delle voci più interessanti della nuova generazioni di cantautrici. Porta avanti da anni il suo progetto artistico nella canzone d’autore, affiancandolo a brani scritti e collaborazioni per altri, come per l’Orchestra del 41° Parallelo e per la Med Free Orkestra, della quale è stata voce femminile e clarinettista. E’ al lavoro per il suo terzo album che uscirà nel 2020. Il suo brano è la scena di un film, l’immaginario viaggio nel tempo e nel corpo di una Mater Matuta.
Myriam Lattanzio feat. Gabriella Rinaldi – Un foglio di carta bianco
Autrice e cantante, da voce solista di gruppi folk quali Tupeapò e Poliphonia ad interprete e fine scrittrice di canzoni d’autore. Premio Recanati, Bengiò, Biella Festival. “Mi spinge il desiderio di cantare la mia terra ed i mali del mondo con rabbia” dichiara. E così il suo “Foglio di carta bianco” creato apposta per il Capua Festival, è una denuncia ed allo stesso tempo un inno alla resistenza ed alla forza del “Femminil Sentire”.
Maria Pia De Vito & Burnoguala’ Large Vocal Ensemble –
Voccuccia del no pierzeco apreturo
Il Burnogualà Large Vocal Ensemble, è una comunità di cantanti e ricercatori fondata e diretta da Maria Pia De Vito, pluripremiata cantante jazz di fama internazionale. Protagonisti di diversi Festival in Italia (Festival delle Dolomiti, Ravello, Percorsi Jazz di Santa Cecilia, Ventotene) hanno realizzato fra gli altri, un delizioso video girato in acqua a Ventotene, che è diventato subito virale in rete. Dal loro album “Moresche ed altre invenzioni” è tratta la poetica versione di “Voccuccia del no pierzeco apreturo” che chiude la compilation del Capua Festival.
Il Capua Festival
Una settimana di eventi, incontri e concerti con al centro la città di Capua e le sue caratteristiche uniche esaltate ed intrecciate da diversi linguaggi: un ventaglio di proposte realizzate ad hoc ma funzionali ad un unico corpo.
Questo lo spirito del Capua Festival, diretto da Gabriella Rinaldi con il supporto di Alessandro Pasca di Magliana e Giuseppe Bellone, finanziato e realizzato dalla Regione Campania attraverso la Scabec, in collaborazione con il Comune di Capua, che si svolgerà nella primavera 2020.
Un festival dei luoghi e con i luoghi di una città attraversata da ventotto secoli di storia, che da essa si è lasciato ispirare e ad essa s’ispira e che si realizza attraverso declinazioni artistiche diverse per raccontarla a chi ancora non la conosce.
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