Recenti dichiarazioni del procuratore capo di Napoli fanno cenno a possibili legami tra musica neomelodica e camorra.
Gianni Melillo, procuratore capo di Napoli, ha parlato dei legami passati tra la camorra e la musica neomelodica. Tale genere potrebbe essere infatti un sistema di riciclaggio di denaro sporco. Ecco le dichiarazioni del procuratore Melillo dello scorso 24 ottobre alla commissione parlamentare antimafia:
«Non sono un esperto di musica neomelodica e ne ho una conoscenza assai limitata, ma è un fenomeno antico e mi ricordo, ad esempio, che l’Unità diffuse un disco che si chiamava “La musica nei vicoli” in cui tra le canzoni ne figurava una scritta da Luigi Giuliano. Senza volermi pronunciare sulle doti artistiche di chi ho citato, è un dato di fatto che le industrie di beni immateriali siano geneticamente connotate da un’intrinseca attitudine a prestarsi a operazioni di riciclaggio».
In effetti il legame tra questi due ambiti non è recente. Il brano neomelodico cantato da Ciro Ricci (“Chill’ va pazz’ p’ tte, te pens semp”) ed utilizzato come colonna sonora del film “Pianese Nunzio, 14 anni a maggio” è infatti di Giuliano Lovigino, ex capoclan di Forcella. Lovigino ormai è un pentito e collabora con la giustizia, ma negli anni ’90 intraprese addirittura un’azione legale per far si’ che gli fossero riconosciuti i diritti di copyright sul brano.
Più recente, anche se comunque si tratta del 2007, è il libro del professore Marcello Ravveduto. Il suo “Napoli…serenata calibro nove” ricostruisce luoghi comuni, eventi passati e recenti dell’ambiguo mondo neomelodico. Dal libro emerge che il mercato neomelodico tra cerimonie, feste di piazza e produzioni discografiche produce un giro d’affari milionario che richiama l’interesse di molti clan della camorra.
Molti manager di giovanissimi aspiranti cantanti nati in realtà emarginate sono infatti imparentati con capoclan. A tal proposito ci sono dichiarazioni anche del pentito Ciro Niglio, che cita il cantante Alessio. A quanto pare il manager del cantante di musica neomelodica era proprio il fratello di Niglio.
La musica neomelodica sembra essere un ottimo sistema di riciclaggio del denaro e sembra causare anche faide tra i clan. Guai infatti ad organizzare una cerimonia o una festa invitando un cantante sponsorizzato da un clan di un’altra zona!
Ecco alcune attualissime considerazioni sulla musica neomelodica del già citato professor Ravveduto:
«Le nuove generazioni, nate in un contesto dove gli eroi sono i boss, i latitanti e i killer che diffondono ricchezza, sono passate all’orgoglio della diversità etnicamente marcata. Sotto l’influsso di Gomorra, l’ambientazione criminale si è fatta glamour. Molti ascoltano pezzi di musica trap, che contengono riferimenti marcati e reali. Il pubblico della trap non coincide con quello dei neomelodici, ma lo interseca. Il ghetto criminale è così diventato scenario globale».
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