venerdì, Novembre 22, 2024
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Atti vandalici e raid alle metropolitane dell’arte di Napoli: La denuncia

Metropolitane dell’arte di Napoli prese d’assalto dai vandali. L’Anm denuncia l’inciviltà.

Le stazioni metropolitane dell’arte di Napoli sono sempre più oggetto di raid e atti vandalici, come segnala perentoriamente “Il Mattino”. Servizi di trasporto che non sono semplici mezzi ma veri e propri musei che ci invidiano in tutto il mondo.

Inaugurata appena quattro anni fa, la stazione Municipio-Porto è già stata sfregiata a tratti di pennarelli e vernici. L’avveniristica fermata progettata dagli architetti Àlvaro Siza ed Eduardo Souto de Moura è uno spettacolo che lascia a bocca aperta sin da quando vi si accede, con i tesori antichi ritrovati durante i lavori di scavo: particolare questo che le conferisce – unica, insieme alla futura stazione Duomo – il riconoscimento di stazione archeologica. Ma basta scendere giù, dove arrivano i treni per rendersi conto di quanto non sia rispettato il concetto di bene comune. Un’intera parete, quella della banchina di accesso ai convogli, è stata imbrattata completamente.

L’ingresso alla stazione di piazza Dante poi è pieno di scritte, sigle vergate con bombolette di vernici spray e addirittura incisioni procurate con ogni evidenza da lame di coltellini o chiavi che annunciano il degrado. Stessa cosa si ripete tra i corridoi della stazione di Materdei, dove i vandali non hanno risparmiato almeno due dei pannelli di Sol Lewitt e non solo.

L’Azienda napoletana mobilità fa tutto il possibile, intervenendo con puntualità per rimuovere i segni degli atti vandalici, ma purtroppo, il fenomeno è continuo e inarrestabile e a poco possono, in questi casi, persino le telecamere di videosorveglianza interne come pure le squadre di addetti alla vigilanza che hanno il loro da fare con balordi e baby gang.

Questa quotidiana aggressione agli interni di uno dei vanti della mobilità cittadina avviene sotto gli occhi dei passeggeri che però spesso di fronte a chi imbratta, chi fuma liberamente nonostante i divieti e poi getta a terra le cicche, preferisce girarsi dall’altra parte.

Ecco la replica dei vertici dell’Anm:

«Il fenomeno degli atti vandalici nei confronti dei beni comuni esiste e purtroppo lo registriamo periodicamente anche nei luoghi di transito del trasporto pubblico. Le azioni di contrasto che l’azienda mette in campo sono da un lato di natura preventiva, manutenzione periodica, videosorveglianza e attività di valorizzazione e tutela delle stazioni dell’arte. Dall’altra la nostra risposta non può che essere garantire la rimozione di graffiti e imbrattature delle superfici architettoniche di stazione che per fortuna restano contenute anche grazie al presidio della videosorveglianza, efficace deterrente che in più di un’occasione ci ha permesso di individuare i responsabili».

La nota conclude così:

«Noi crediamo nel senso civico del popolo partenopeo ma ricordiamo a quanti non lo hanno compreso che distruggere il patrimonio cittadino è un danno verso l’intera collettività, è un comportamento illegale e dunque perseguito dalla legge».

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