Avevano un modus operandi ben preciso e anche un linguaggio codificato la banda smascherata dalla Polizia Ferroviaria della Campania
I furti in stazione sono quasi un classico di Napoli, ma da oggi i viaggiatori della Circumvesuviana possono stare un po’ più tranquilli. La Polizia Ferroviaria ha, infatti, fermato una banda di 8 borseggiatori, al momento in carcere o ai domiciliari. L’accusa è quella di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di furti aggravati.
Il modus operandi
La banda era molto solida e agiva sempre allo stesso modo. Il regista dei furti esaminava il territorio, dopodiché gli altri accerchiavano la vittima e la seguivano fino all’ingresso del treno. I furti avvenivano sulle porte, proprio quando la gente si affolla a salire e scendere dal mezzo. Dopo aver sfilato portafogli o oggetti preziosi alla vittima, i delinquenti si allontanavano sul marciapiede del binario o poteva accadere che salissero sul treno per poi scendere alla stazione successiva. La banda aveva anche sviluppato una specie di codice cifrato per comunicare in codice: “fiorato“, ad esempio, significava che il colpo aveva avuto successo, mentre si riferivano alle banconote da €100 con la parola “fiala“.
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