«Emerge l’insussistenza per l’azione di responsabilità amministrativa».
L’inchiesta, archiviata dalla corte dei conti, fu infatti aperta dalle denunce risalenti a due anni fa dai grillini in Consiglio regionale, i quali segnalarono ai giudici contabili l’istituzione della commissione d’inchiesta sulle società partecipate e i presunti sprechi, facendone un cavallo di battaglia politica per mesi.
Sotto indagine finirono a ben 34 consiglieri, compresi il presidente Vincenzo De Luca, per un danno erariale stimato di ben 311mila euro, che rischiavano di dover rimettere direttamente i consiglieri.
La Corte dei Conti, ad esclusione dei grillini, aveva infatti messo sotto accusa tutto il Consiglio regionale.
«Hanno sollevato un inutile polverone giustizialista»,
attacca il capogruppo Fi Armando Cesaro mentre il collega dei Verdi Francesco Borrelli rincara:
«Chi ha speculato su questa vicenda facendo anche dei video accusatori da sciacallo dovrebbe scusarsi pubblicamente e vergognarsi».
Ma la capogruppo M5s Ciarambino contrattacca:
«Giusto denunciare».