Importanti risorse finanziarie in arrivo per il Sud: lo annunciano i ministri De Micheli e Provenzano.
In arrivo per il Sud importanti risorse, annunciate al quotidiano “Il Mattino” dai due ministri Paola De Micheli, titolare dei Trasporti e delle Infrastrutture e Giuseppe Provenzano, responsabile del Sud e della Politica di Coesione. Complessivamente saranno investiti 33 miliardi in due anni tra ferrovie, strade, porti, aeroporti e dighe e almeno 4,5 miliardi di spesa del Fondo sviluppo coesione, costituito solo da soldi italiani, per il solo 2020. Cifre sicuramente superiori a quelle messe a disposizione dall’ultima legge di Bilancio.
Adriano Giannola, l’economista presidente della Svimez alla vigilia della presentazione dell’ultimo Rapporto dell’Associazione sull’economia e la società del Mezzogiorno, si chiedeva:
«Perché i soldi annunciati per il Mezzogiorno alla fine non si spendono?»
Infatti, è importante chiarire che solo una parte di questi soldi però sono nuovi, nel senso che l’attuale governo ha messo le mani su risorse già programmate e non ancora spese, spesso non per volontà politica ma semplicemente per questioni burocratiche. È il caso ad esempio dei circa 8 miliardi che le Ferrovie dello Stato hanno previsto di investire attraverso il loro Piano industriale al Sud (e non solo nella Napoli-Bari) e degli oltre 2 miliardi destinati dall’Anas alla statale Jonica e alle strade provinciali.
Lo stesso vale per il Fondo sviluppo coesione che dovrebbe destinare l’80% delle somme al Sud ma il cui parco utilizzo è venuto alla ribalta solo da poco, grazie al documentato allarme lanciato dalla Svimez e in particolare dal direttore Luca Bianchi. I 4,5 miliardi che il ministro Provenzano spera di spendere nel solo 2020 in investimenti pubblici su ambiente, edilizia e scuola soprattutto appartengono infatti alla dotazione multimiliardaria del Fondo, regolarmente appostato anno per anno tra il 2014 e il 2020 nel Bilancio dello Stato ma quasi mai utilizzato.
Il ministro De Micheli ha dichiarato:
«Naturalmente i conti vanno sempre fatti con ricorsi e lungaggini nell’assegnazione dei lavori per ogni cantiere, come purtroppo accade in Italia, ma le opere del prossimo biennio sono di fatto già pronte a partire».
Il ministro Provenzano invece fa sapere di voler rilanciare l’occupazione femminile attraverso una serie di incentivi. Sarebbe fondamentale anche aiutare i giovani con agevolazioni sull’assunzione a tempo indeterminato, uno dei grandi mali del Mezzogiorno.
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