Duro attacco di Luigi de Magistris nei confronti dell’Anm. Il sindaco ha commentato il rifiuto, avvenuto ieri, di 63 dipendenti di uscire dallo stazionamento. Sarebbe stata una rappresaglia per l’azione disciplinare nei confronti di un collega. Quest’ultimo è stato sorpreso a dormire in orario di lavoro e in più aveva allestito una stanza personale nel Parcheggio Brin. Si riportano i passaggi salienti dell’intervista a Radio Crc.
O l’Anm, dagli amministratori ai dipendenti, si mette in cammino per innalzare la qualità del servizio, o chiuderemo l’azienda. Al cittadino non interessa se abbiamo salvato o meno l’Anm se non garantisce uno standard di servizi. Se la metro non arriva, se le funicolari non aprono la sera perché i dipendenti si mettono in malattia, se qualcuno si fa la stanzetta per dormire all’interno del luogo di lavoro, noi Anm che la salviamo a fare?
Il sindaco poi ricorda il merito del salvataggio dell’azienda, avvenuto in effetti contro ogni aspettativa. Il rischiato fallimento avrebbe comportato il licenziamento di oltre 2mila persone. In questi mesi, il comune ha programmato una serie di interventi che dovrebbero cambiare in positivo i trasporti nel 2020. Ma il sindaco precisa che se c’è qualcuno che rema contro, i nodi verranno al pettine.
Nel contratto di servizio saranno indicati tutti gli standard che Anm deve raggiungere. I notturni non più straordinari, ma servizio ordinario. 200 nuovi autobus nel 2020, i tram verso Poggioreale e zona orientale, i filobus e i nuovi treni per la linea 1 della metropolitana. Abbiamo messo in condizione Anm di raggiungere gli standard europei nei trasporti. Se c’è qualcuno che non lo vuole lo capiremo presto, abbiamo gli strumenti per accorgercene. Se c’è la volontà di far funzionare l’azienda benissimo, altrimenti siamo già proiettati su altri orizzonti.
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