Una bimba cinese è rientrata dalle vacanze pronta a tornare a scuola, ma i genitori degli alunni per paura non hanno mandato i figli a scuola. Preside costretta ad inviare una nota per rassicurare tutti.
La paura e la psicosi per il coronavirus continuano ad imperversare anche in Campania. Uno degli ultimi scenari che vede come protagonista invisibile il virus è avvenuto nell’istituto comprensivo di Telese Terme. Qui, infatti, la scuola è stata disertata dagli alunni; i genitori non hanno mandato i figli a scuola a seguito del rientro dalle vacanza di un’alunna cinese dal suo paese di origine.
La dirigente dell’istituto, Rosa Pellegrino, ha inviato una nota alle famiglie per rassicurarle e contrastare le notizie false che stavano circolando negli ultimi giorni.
La lettera della Preside
Il dirigente scolastico ha così fatto chiarezza sull’accaduto:
Molti hanno deciso di tenere ‘preventivamente’ i figli a casa nonostante la bambina non sia ancora rientrata scuola. Premesso che il paese in cui si è recata la bambina, Wenzho, e’ un piccolo centro sulla costa a mille chilometri da Wuhan, sappiamo che in Cina ben prima che in Italia sono scattate le misure di prevenzione e i controlli sanitari; pertanto la bambina e i familiari hanno superato ben 4 controlli aeroportuali in entrate e in uscita e non presentano alcun sintomo influenzale.
La Pellegrini prosegue la lettera evidenziando come la bambina cinese sia al momento a casa, per scelta dei genitori che
con grande senso di responsabilità e sensibilità stanno privando la figlia delle attività didattiche pur di non creare scompiglio tra le famiglie.
Anche l’Asl di Benevento è al lavoro sul caso, come fa sapere sempre la preside stessa. E’ stato infatti avviato un monitoraggio capillare grazie al presidio di Telese Terme e l’unita’ operativa complessa di Epidemiologie e Prevenzione di Benevento. Il lavoro svolto dai sanitari dell’Asl ha smentito ogni forma di quarantena.
Infine la preside ha concluso la lettera invitando la comunità scolastica a tranquillizzarsi, anche attraverso fonti del ministero della Salute. Ha poi esortato i genitori a far rientrare i bambini a scuola e
a superare paure irrazionali e psicosi collettive che rischiano di sfociare in una anacronistica caccia all’untore.
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