Sabato 8 febbraio, al Teatro Bolivar di Napoli, si è tenuto il concerto del duo PianoPhonium. Maurizio Baratta al pianoforte e Franco Falzarano all’eufonio sono stati protagonisti di un viaggio sovversivo nei linguaggi della musica più lontana e di quella più recente. I due erano supportati da Francesco Moccia alle percussioni e Dino Cerabona al violino. Gli istrionici musicisti hanno esibito la capacità di spaziare, grazie agli arrangiamenti di Marcello Massa, dalle riscritture di Mozart a quelle dei Queen, passando per i Genesis e i Pink Floyd. Quest’esibizione così sagace si è rivolta a un pubblico eterogeneo grazie a un repertorio popolare che con sottili allusioni strizzava l’occhio anche agli esperti del settore. Il tutto grottescamente costruito in una trama che ha visto le due “macchiette”, Baratta e Falzarano, colleghi e amici da lungo tempo, dialogare sul palco per mezzo di una serie di scenette, dirette da Massimo De Matteo e Sergio Di Paola, degne della migliore sceneggiata napoletana.
Sanitansamble
Il motivo di una messa in scena così comica è però più serio di quanto si creda. Maurizio Baratta è il responsabile esecutivo della formazione orchestrale giovanile Sanitansamble, di cui il violinista Dino Cerabona è ormai una vecchia leva cresciuta bene. Sin dai suoi inizi, Baratta fa parte del progetto ispirato al sistema Abreu. Col suo staff, opera a favore dei giovani ragazzi del rione Sanità, per i quali la musica può rappresentare davvero un’alternativa. A dimostrazione della loro attività trasversale, lo scorso agosto i ragazzi si sono esibiti con gli allievi del Mozarteum e poco tempo fa Mika li ha portati sul suo palco. Parte dell’incasso di PianoPhonium sarà devoluta a Sanitansamble (di cui linkiamo il sito ufficiale) per l’acquisto di strumenti musicali.
_
Continua a seguire il nostro sito e la pagina Facebook de La Bussola news per orientarti e informarti in Campania. Siamo anche su Instagram!