Museo Cappella Sansevero: al via “Sansevero in blu”, progetto dedicato ai ragazzi con disturbi dello spettro autistico tra gli 8 e i 18 anni.
Il Museo Cappella Sansevero si conferma ancora una volta un’eccellenza non solo napoletana, ma anche italiana. Il Museo infatti è tra i primi in Italia a promuovere un percorso museale adatto a ragazzi con disturbi dello spettro autistico. Titolo dell’iniziativa è Sansevero in blu, nato in collaborazione con la Cooperativa sociale Il Tulipano. Il progetto si avvale del contributo scientifico del Dipartimento di Scienze Mediche Traslazionali, del Dipartimento di Architettura dell’Università Federico II e del Dipartimento di Scienze Motorie e del Benessere dell’Università Parthenope.
La conferenza stampa per la presentazione dello straordinario progetto ha avuto inizio nel nome del “padrone di casa”, ovvero di Raimondo di Sangro. Il principe di Sansevero è infatti autore di una lettera nella quale tentava di cercare un linguaggio universale, che potesse parlare a tutti non solo attraverso le parole, ma anche con forme e colori. Tale linguaggio è proprio quello utilizzato per Sansevero in blu.
Per presentare l’iniziativa sono intervenuti coloro che hanno collaborato nel realizzarla. In primis Maria Alessandra Masucci, consigliere d’amministrazione del Museo Cappella Sansevero, che ha ricordato l’impegno del museo nell’ambito dell’inclusione. Dopo il progetto del 2013 con percorsi tattili per ipovedenti e quello promosso dal 2018 “Sansevero in LIS”, quest’anno partirà Sansevero in blu, un percorso che coniuga le esigenze di ragazzi DSA e non.
Alessandra Masucci spiega con orgoglio:
«L’entusiasmo e la competenza della Cooperativa Il Tulipano ci hanno spinti ad ampliare la programmazione del museo con questo progetto innovativo che mira ad adottare e condividere un modello di accoglienza e conoscenza dell’arte dedicato alle persone con disturbo dello spettro autistico, attraverso la proposta di nuovi percorsi inclusivi per scuole, associazioni e famiglie».
Sansevero in blu, un progetto autism friendly
Giovanni Minucci, coordinatore de Il Tulipano, ha illustrato le tre parole chiave delle attività autism friendly. La prima è personalizzazione. Sansevero in blu è ideato per ogni esigenza, insieme alle famiglie di ragazzi con disturbi dello spettro autistico, che hanno compilato schede sulla fruizione dell’ambiente dei musei. Altra parola chiave è assimilazione, poiché con un percorso pensato ad hoc per il ragazzo, non è più lui che si adatta al museo, ma è il museo che si adatta ad ogni tipo di utente.
Il progetto propone due tipologie di visita su prenotazione ed entrambe si svolgono in contemporanea con altri visitatori, in modo che il ragazzo possa visitare il museo in compagnia della propria famiglia o dei compagni di classe e amici. Per tale motivo un altro principio delle attività autism friendly è infatti l’inclusione.
In base alla scheda del ragazzo DSA e in base ad un questionario, al momento della prenotazione, sarà effettuata la scelta del percorso A o del percorso B. Strumento didattico principale del percorso sarà un’accurata agenda visiva che porterà il ragazzo alla scoperta della Cappella Sansevero. Durante la visita della durata di 40\50 minuti, grazie anche alla guida di un operatore, sarà messo in gioco ogni senso, persino l’olfatto. Alla fine di ogni tappa del percorso, il ragazzo potrà esprimere la propria emozione e le proprie sensazioni attraverso l’uso di alcune emoticon.
Michelangelo Russo, direttore del dipartimento di Architettura della Federico II, è intervenuto alla conferenza stampa. Il professore, mostrando una certa emozione, ha affermato:
«Una delle missioni dell’università deve essere quella di trasferire le proprie competenze nella società e con Sansevero in blu ci siamo riusciti. Siamo onorati di aver contribuito ad un’iniziativa che riesce a mettere tutti nello stesso spazio, senza sentirsi diversi, rimuovendo ogni stigma».
Egli poi prosegue con un’interessante riflessione sul concetto di patrimonio:
«Sansevero in blu è un progetto che rende il nostro patrimonio artistico il centro della comunicazione. È nei valori del patrimonio infatti che ognuno di noi si può riconoscere e nel valorizzarlo si pongono le basi di ogni sviluppo».
Altri interventi alla conferenza stampa di Sansevero in blu
Come ha poi sottolineato Andrea Soricelli del Dipartimento di Scienze Motorie dell’Università Parthenope, l’importanza di Sansevero in blu dipende anche dal fatto che è un’iniziativa che coniuga varie componenti: l’architettura, la medicina e l’impegno sociale.
Necessario infatti è stato l’intervento di neuropsichiatri che hanno contribuito alla creazione dell’agenda visiva, strumento didattico per le visite. Carmela Bravaccio del Dipartimento di Scienze Mediche Traslazionali si è mostrata subito disponibile alla partecipazione al progetto:
«Ho incontrato tante famiglie e tanti insegnanti di DSA che avevano timore ad organizzare gite e visite guidate per paura dell’ingestibilità del ragazzo. Con Sansevero in blu questo non sarà più un limite».
A conclusione della conferenza, c’è stato l’emozionante intervento di Fulvia Borrelli presidente dell’Associazione di genitori Famiglie in Rete e madre di uno dei ragazzi che ha partecipato alle fondamentali visite pilota. «Come mamma di DSA» afferma «è stato bellissimo vedere il proprio figlio totalmente protagonista di un’attività nella quale è quindi pienamente coinvolto».
Bisogna quindi solo ringraziare tutti i citati presenti alla conferenza stampa e le professoresse Erminia Attaianese (Dipartimento di Architettura Università Federico II), Luisa Varriale e Paola Briganti (Dipartimento di Scienze Motorie dell’Università Parthenope) per aver messo le loro competenze a disposizione di questo straordinario progetto.
Sansevero in blu è una conferma della necessità dell’inclusione sociale di chi è considerato “diverso”, ma anche dell’inutilità di ogni tipo di etichetta.
Le visite offerte da Sansevero in Blu sono gratuite per le persone con disturbo dello spettro autistico. È necessaria la prenotazione tramite la Cooperativa sociale Il Tulipano ai seguenti recapiti: sanseveroinblu@iltulipanocoop.org, +39 081 8293434, cell. +39 3891312180.
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