Carmine Piscopo, assessore all’Urbanistica del Comune di Napoli, ha spiegato il progetto per la rinascita di Scampia dopo l’abbattimento delle Vele, iniziato ieri con la demolizione della Vela Verde: “Ci sono 50 milioni per far decollare la ‘rigenerazione urbana’, da spendere subito non appena le tre Vele che dovranno essere abbattute non ci saranno più. La prima a cadere sarà la Vela Verde, la cui demolizione è cominciata ieri e tra due mesi sarà cancellata da Scampia. Come sarà riempito quel vuoto? In un primo momento con un giardino attrezzato, un piccolo parco di quartiere, mentre sarà la fase 2 quella più difficile, in quanto prevede la riqualificazione della Vela Celeste, che ospiterà gli abitanti delle altre due Vele da abbattere e che sarà destinata quindi a diventare un edificio pubblico, ovvero la sede della Città metropolitana”.
“Restart Scampia” è la sigla del progetto di rigenerazione urbana: si tratta di un intervento che si inserisce in un piano complessivo che prevede la dotazione di servizi urbani integrati, di attrezzature collettive e di servizi alla persona, in particolare prevede la realizzazione di asili nido, scuole materne e di scuole superiori, potenziamento dei servizi sociali per donne e famiglie, alloggi di edilizia residenziale pubblica, realizzazione di strutture commerciali, culturali e per il tempo libero, campi da gioco e insediamenti per la produzione di beni e servizi come laboratori artigianali, piccole botteghe e altro.
Inoltre è già realtà, in quell’area, la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Federico II, e il sindaco Luigi de Magistris ritiene che i corsi per gli studenti potranno iniziare a partire da settembre.
Si provvederà, inoltre, alla totale riqualificazione del parco di Scampia con nuove connessioni stradali con l’area urbana circostante.
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