venerdì, Novembre 22, 2024
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#BussoLaLingua // Perché si dice “dicette Pulecenella: nu Maccarone vale ciente Vermicielle”?

Dicette Pulecenella: nu Maccarone vale ciente Vermicielle!

Questo modo di dire viene usato, a Napoli, per indicare una persona particolarmente valida: chi è davvero competente è come “nu Maccarone” (un maccherone), che vale cento persone incompetenti, i “Vermicielle” (i vermicelli).

Ma come mai si dice così? Perché mai un maccherone dovrebbe valere di più di un vermicello? E per quale motivo a dirlo è proprio Pulcinella?

#BussoLaLingua questa settimana tra uno spaghetto e l’altro risponde a tutte queste domande.

Maccheroni, Spaghetti e Vermicelli

In primo luogo è bene svelare un primo segreto: nella lingua napoletana e soprattutto nel passato, i maccheroni non sono la pasta corta che intendiamo oggi, bensì gli spaghetti.

Dunque questo detto oggi suonerebbe un po’ più come “uno spaghetto vale più di cento vermicelli“, e questo ha, in effetti, un senso per noi un po’ più immediato: lo spaghetto come si sa è un tipo di pasta lunga ben più spesso del vermicello, più sottile. Il vermicello veniva inoltre spesso spezzato ed usato principalmente per cucinare dei piatti specifici per i bambini.

Il vermicello viene identificato come uno spaghetto più sottile e paragonato allo spaghetto in un libro molto celebre che abbiamo spesso citato quando ci siamo ritrovati a parlar di cibo, e cioè il Liber de Coquina. 

In questo libro, che consiste in uno dei più antichi ricettari Napoletani e che è oggi conservato a Parigi, leggiamo che spaghetti e vermicelli non sono decisamente paragonabili: certo è più soddisfacente, spesso e pregiato uno spaghetto di un vermicello!

E se lo dice Pulcinella…

Ma rimane ancora un piccolo mistero: perché mai questa frase viene proferita da Pulcinella?

Molti detti napoletani cominciano con la frase “dicette…” seguito dal nome di un personaggio celebre o autorevole. Questo escamotage veniva utilizzato per conferir credito a quanto si stava asserendo.

Pulcinella, oltre ad essere una maschera particolarmente amata tra le strade partenopee, forse addirittura troppo, è descritto come golosissimo di pasta ed infatti viene spesso raffigurato mentre gusta con le mani un piatto di spaghetti.

Se si doveva scegliere una voce esperta di maccheroni, spaghetti e vermicelli, certamente nessuno poteva superare Pulcinella.

Dicette Pulecenella: nu Maccarone vale ciente Vermicelle!

Adesso, quando vi ritroverete a parlare di spaghetti, maccheroni o persone incompetenti, potrete esclamare “dicette Pulecenella: nu Maccharone vale ciente Vermicelle!” ponderatamente e conoscendo significato ed origine di ciascuno degli elementi di cui state parlando.

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