“Ringrazio per il cortese invito ma ci troviamo contratti a declinare”
Un cambio drastico senza dubbio c’è stato nei modi, da irruenti e diretti a pacati e rispettosi, un avvenimento spiazzante se si pensa che la frase proviene da Vito Crimi, attuale reggente del M5s, il quale, nonostante il cambio nei toni, non cambia la posizione su De Luca, considerato un ostacolo insormontabile per i grillini, che impedisce ogni forma di dialogo.
Nonostante le recenti aperture sull’appello lanciato da De Magistris e dal suo neo eletto Senatore Sandro Ruotolo ad unire tutte le forze di sinistra e centrosinistra contro la destra in Campania, dai grillini arriva un secco “NO” al tavolo previsto per oggi pomeriggio col PD, un rifiuto motivato dagli stessi Crimi e Ciarambino che spiegano come il Movimento abbia già rinunciato ad una propria scelta ed abbia proposto Sergio Costa quale uomo delle istituzioni che incarna valori di legalità e tutela dell’ambiente.
“Auspichiamo – fanno sapere i vertici del M5s – che analoga disponibilità provenga dal PD nel rinunciare al nome di Vincenzo De Luca”. Una condizione che, fanno sapere, “precede la possibilità di sedere a qualsiasi tavolo”.
Ma dal PD suona una musica del tutto diversa: Prima il tavolo, poi la discussione e, di conseguenza, l’accordo. Una vera e propria guerra di nervi incombe dunque tra le due parti, senza un’apparente barlume di dialogo che possa far sbloccare la situazione.
Ma anche nel centrodestra cominciano ad agitarsi le acque: Se fino a ieri il nome di Caldoro sembrava l’unica certezza, oggi di certo c’è rimasto ben poco vista l’intenzione della Lega di superare il nome dello storico fidato di Berlusconi e di promuovere una candidatura civica: Si pensa infatti a nomi come quello dell’ex capo della Polizia Alessando Pansa, oppure ad Edomodo Cirelli, ex colonnello dei Carabinieri fortemente voluto da Giorgia Meloni.
Insomma, sia a destra che a sinistra i giochi sono tutt’altro che conclusi, anche se, come sappiamo, mancano poco più di 90 giorni alla probabile data delle elezioni regionali, data che però non è stata ancora ufficializzata anche per via dell’incertezza portata dall’emergenza del coronavirus, emergenza che potrebbe, almeno in teoria, far slittare le date elettorali fino a settemebre, quando il picco influenzale si spera sarà terminato.
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