Durante l’attacco al pronto soccorso del Pellegrini a opera di amici e parenti del 15enne Ugo Russo, una donna è morta. Irina era vittima degli abusi del compagno da anni e lascia figli e madre, che non ha soldi per il funerale.
La storia di Irina
Grazie all’intervento dei militari dell’Arma è stata ricostruita la storia della 39enne. Le indagini hanno rivelato un’orribile storia, caratterizzata da degrado e abusi: Irina è stata più volte vittima del compagno, ma l’ultimo episodio di violenza è stato fatale. Le percosse le hanno lasciato contusioni per tutto il corpo e in particolare le hanno ferito gravemente la milza. La donna aveva delle patologie pregresse e dopo dieci giorni di agonia, è deceduta. Esattamente nelle ore in cui il Pronto Soccorso veniva attaccato dai familiari del 15enne morto durante un tentativo di rapina a un carabiniere.
La madre vuole giustizia
Le forze dell’ordine hanno rintracciato il marito, ma la madre della vittima resta sola e incapace di sostenere le spese per il funerale. La frustrazione per le proprie condizioni economiche è stata peggiorata dal sospetto sulle condizioni che hanno influito sulla morte della figlia.
“Vogliamo che venga effettuata, dalle forze dell’ordine un’attenta verifica dei fatti, per capire se ci siano o meno correlazioni tra la morte di Nina e l’assalto pronto soccorso. Fa male sentire parlare ogni giorno di una persona morta mentre stava compiendo un atto criminale e non del decesso di una mamma onesta che non ha mai fatto del male a nessuno”.
Nina, la madre di Irina, ha lanciato un appello per garantire alla figlia un funerale dignitoso. Il consigliere regionale Francesco Borrelli e lo speaker Gianni Simioli, hanno affermato di voler far partire una raccolta fondi per finanziare il funerale.