All’indomani dello sciopero di ieri che ha interessato lo stabilimento di Fiat di Pomigliano, l’azienda automobilistica Fiat chrysler automobilies recepisce le richieste dei lavoratori e mette in atto misure più stringenti per contrastare l’infezione da coronavirus.
Fca annuncia infatti misure importanti di igienizzazione e riduzione della produzione per alcuni impianti italiani, i quali saranno coinvolti in interventi straordinari che arriveranno anche, in alcuni casi, alla chiusura temporanea di singoli impianti per mettere in atto tutte le misure possibili per minimizzare il rischio di contagio tra i lavoratori.
Mentre infatti la Fiat di Pomigliano annuncia il blocco delle attività da oggi, 11 marzo, fino a domenica 15, per poi riaprire il 16, a poche centinaia di metri lo stabilimento Avio Aero di Pomigliano comunica che uno dei suoi dipendenti è risultato positivo al tampone per il coronavirus, affermando quindi l’insostenibilità delle condizioni per proseguire l’attività.
Dopo molti ristoratori a chiudere sono dunque i grandi stabilimenti: ricordiamo che Fiat a Pomigliano conta circa 4500 dipendenti, mentre Avio Aero ben 1100. Numeri enormi se si pensa all’estensione della rete sociale potenzialmente in pericolo qualora il virus dovesse diffondersi tra i lavoratori.
Per far fronte a tale evenienza, sono in atto già da subito le azioni di igienizzazione dei singoli locali e di facilitazione del lavoro a distanza, seguiti da rigidi controlli e misure di sicurezza nelle mense e agli accessi di tutti i siti del gruppo.