Richiesto un protocollo nazionale
Sono ad oggi 8 le persone positive al Covid-19 trattate con il Tocilizumab, farmaco anti-artite che aiuta i pazienti in condizioni critiche.
Paolo Ascierto, oncologo all’istituto Pascale di Napoli, richiede un protocollo nazionale affinché il Tocilizumab venga usato nei pazienti affetti da Covid-19. Dichiara il medico:
Il farmaco ha dimostrato di essere efficace contro la polmonite da Covid-19. A Napoli sono stati trattati i primi 2 pazienti in Italia, in 24 ore la terapia ha evidenziato ottimi risultati e domani sarà estubato uno dei due pazienti, perché le sue condizioni sono migliorate.
Aggiunge Vincenzo Montesarchio, direttore della Uoc di Oncologia dell’Ospedale dei Colli:
Già a distanza di 24 ore dall’infusione, sono stati evidenziati incoraggianti miglioramenti soprattutto in uno dei due pazienti, che presentava un quadro clinico più severo.
L’uso del farmaco sarebbe estremamente importante nella lotta contro il Coronavirus: aiutando nel trattamento della polmonite ridurrebbe la mortalità e libererebbe posti in terapia intensiva.
Il protocollo, messo a punto da Paolo Ascierto, Vincenzo Montesarchio, Franco Perrone e Roberto Parrella in tempi brevissimi, è stato già inviato all’AIFA, l’agenzia italiana del farmaco. Le informazioni e lo studio degli specialisti di Napoli sono stati messi a disposizione dei colleghi delle altre regioni italiane.
Noi siamo pronti. Vogliamo estendere la cura ad almeno 250 pazienti per confermarne l’efficacia con uno studio clinico e adesso aspettiamo l’autorizzazione.
Un’idea contro il Covid-19 che arriva dall’Oncologia
Ma come si è potuto pensare di usare un farmaco anti-artite nel trattamento della polmonite da Covid-19? Ce lo spiega Paolo Ascierto:
Il processo di affaticamento dei polmoni causati dal coronavirus è molto simile all’effetto collaterale che dà un farmaco per la leucemia, e da qui l’idea.
Il Pascale ha un rapporto molto stretto con le università cinesi, che hanno utilizzato questo specifico farmaco per curare le persone affette da Covid-19, avendo dei risultati.
Questo avveniva venerdì pomeriggio, venerdì sera ho contattato il mio collega Montesarchio, gli ho spiegato l’idea, sabato mattina abbiamo messo in piedi una task force e insieme abbiamo deciso di trattare due pazienti, forti dell’esperienza cinese.
Se il paziente viene trattato con questo farmaco prima che si sia aggravato e quindi prima di andare in terapia intensiva, si evita che la situazione degeneri, riuscendo così anche ad alleggerire i reparti.
I due pazienti trattati sono migliorati considerevolmente e questo fa ben sperare. Noi non andiamo a colpire il virus, ma andiamo a risolvere una situazione di complicanza dovuta al virus.
C’è una necessità di un coordinamento nazionale. Sappiamo che ha iniziato Bergamo, Milano e lo Spallanzani, ma abbiamo bisogno i dati più precisi. Stiamo cercando di cercare un protocollo sperimentale.
Il farmaco è a disposizione, con un quantitativo importante, quindi incrociamo le dita. Trattando i tumori, abbiamo esperienza con questo tipo di farmaco e, in più, c’era l’esperienza dei colleghi cinesi.
L’abbiamo ritenuta la strada giusta e l’abbiamo diffusa, e non vogliamo che sia un tipo di trattamento riservato a pochi. Oggi verrà stubato il primo paziente, che attualmente ossigena bene.
Ecco come funziona il Tocilizumab
Il Tocilizumab è un anticorpo monoclonale.
Il suo funzionamento di base è semplice: è una proteina che si lega ad una struttura presente nell’organismo – l’antigene. Il Tocilizumab si lega a quelle che vengono chiamate molecole messaggere – una citochina; nello specifico, si lega alla citochina chiamata Interleuchina-6 (IL6).
Questa molecola messaggera è coinvolta nel processo di infiammazione tipico dell’artrite reumatoide – malattia per cui viene usato solitamente il Tocilizumab: il farmaco, legandosi a questa molecola, impedisce il verificarsi dell’infiammazione.
E lo stesso succede durante il decorso del Covid-19: i pazienti sviluppano una gravissima polmonite, ma grazie al Tocilizumab questa terribile infiammazione non si verifica con una violenza tale da imporre l’uso di respiratori.
Maurizio de Cicco, amministratore delegato della casa farmaceutica Roche, che in Italia commercializza il Tocilizumab con il nome di RoActemra, ha comunicato oggi che il farmaco sarà offerto gratuitamente a tutti gli ospedali che ne faranno richiesta.
Si tratta certamente di una notizia che ci aiuta a guardare con un po’ più di speranza al domani.
Grazie alla competenza dei medici Napoletani e Cinesi ed ad una casa farmaceutica che è riuscita a guardare oltre il profitto per solidarietà umana e spirito di fratellanza, presto forse sarà disponibile un aiuto per tutti coloro che combattono contro il temibile nemico che questo 2020 ci ha messo di fronte.
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