Cardarelli, infermiera denuncia situazione ingestibile di queste ore

Un’infermiera dell’ospedale Cardarelli di Napoli ha denunciato a TPI la situazione d’emergenza e le carenze di strutture e controlli che i medici stanno subendo in questi giorni, durante l’epidemia da Coronavirus. “Siamo diventati carne da macello. È uno schifo quello che sta accadendo. La gestione del Cardarelli è fallimentare. Così come inizialmente è stata la Lombardia, accadrà lo stesso per la Campania”.

L’emergenza Coronavirus è piombata su una sanità campana già al collasso, dove la carenza di medici è strutturale. “Il 30 per cento dei medici sono contagiati glielo dico io”, spiega l’infermiera nell’audio shock che TPI ha potuto ascoltare. L’infermiera riferisce anche che ci sarebbero medici a casa malati e senza aver ancora fatto il tampone, come medici che hanno avuto contatti con familiari positivi e che hanno continuato a lavorare. “Abbiamo fatto una rivolta per far fare i tamponi ai medici con sintomi sospetti, ma niente. Li negano ripetutamente. Noi sanitari non ce la facciamo più. Veniamo al Cardarelli con l’angoscia e la paura addosso”. Questa mattina, venerdì 27 marzo, uno dei medici napoletani contagiati è morto per Coronavirus. E’ la 18esima vittima in camice bianco positiva al Covid-19 nella città Napoli. I medici contagiati sono oltre venti in tutto.

In Campania i casi sono saliti sopra i 1.400. 145 positivi in un solo giorno, record di aumento dei contagi da quando l’epidemia è partita anche qui, su 1.061 tamponi analizzati. Per quanto riguarda i decessi, invece, il numero è salito a 84, mentre le persone guarite sono 58.

Intanto, il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha scritto una lettera al premier Giuseppe Conte per chiedere l’azione immediata del governo contro la diffusione del Coronavirus al sud. De Luca chiede all’esecutivo di agire subito e parla di attrezzature chieste ma mai consegnate. “La comunicazione di questi ultimi giorni relativa alla epidemia è gravemente fuorviante”, scrive il governatore campano, “il richiamo a numeri più contenuti di contagio al nord, rischia di cancellare del tutto il fatto che non solo la crisi non è in via di soluzione, ma che al sud sta per esplodere in maniera drammatica”. I 300 medici della task force, reclutati attraverso la call del Ministero della Salute, andranno al momento solo al nord. Precisamente nelle tre province più colpite dalla pandemia di Bergamo, Brescia e Piacenza.

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