Dopo il decreto del governo, l’industria campana non ha mai chiuso davvero i battenti. Sono ancora tante le aziende che continuano a lavorare. Molte fanno parte delle categorie di attività strategiche indicate dal governo, altre non chiudono perché sono in grado di dimostrare che la chiusura provocherebbe «grave pregiudizio all’impianto» o «pericolo di incidenti». Per rimanere aperta, l’azienda produce un’istanza con autocertificazione, dichiarando di rientrare nelle categorie indicate e di rispettare le misure di sicurezza.
Le cinque prefetture campane stanno verificando se le aziende che hanno chiesto di rimanere aperte hanno i requisiti. Attualmente sono in istruttoria ancora in corso un totale di 2714 istanze. Dalla Prefettura si spiega che «vanno verificati non solo i settori merceologici, ma anche l’esistenza di tutele per i lavoratori». Per questo motivo, le istanze vengono esaminate in una istruttoria affidata ad una commissione con tutte le parti intermedie, sindacati, industriali, assessorati, finanza etc.
In più al settore alimentare e farmaceutico, rimangono aperte soprattuto le aziende del settore aerospaziale. Prima fra tutte Leonardo in provincia di Napoli. A chiedere di rimanere aperte sono soprattuto le aziende del manifatturiero. In tanti sperano di non chiudere, tirando fino al termine dell’emergenza.
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