Non si tratta di date ben precise bensì di un intervallo all’interno del quale viene data facoltà ai presidenti delle regioni di Veneto, Liguria, Toscana, Marche, Campania e Puglia di indire le tanto attese elezioni Regionali.
Lo slittamento, come è logico, ha l’obiettivo di evitare assembramenti alle urne che non consentano di rispettare le distanze minime di sicurezza imposte dall’emergenza Coronavirus, tuttavia, per ragioni di spesa pubblica, l’auspicio è quello di un ‘election day’, in cui confluiscano anche le elezioni comunali, anch’essi al voto in una domenica compresa tra il 15 settemebre e il 15 dicembre 2020.
Allungato quindi di tre mesi il mandato dei sei governatori in scadenza che dureranno in carica 5 anni e 3 mesi.