Episodio paradossale avvenuto all’ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli, dove c’è stato uno scambio di salme.
Secondo le prime ricostruzioni l’episodio risalirebbe agli inizi di aprile, ma è emerso solo nelle ultime ore.
I fatti
Il 3 aprile viene interpellata un’agenzia funebre dopo il decesso di un paziente all’ospedale di Pozzuoli. A causa delle normative anti-contagio, la salma viene sigillata in un sacco blu. Il giorno seguente la ditta si reca all’ospedale per ritirare il corpo del defunto, senza che ci sia alcun riconoscimento, sempre per rispettare le nuove normative anti covid-19. La salma viene cremata e ai familiari viene inviato un video che testimonia che l’operazione è stata eseguita come richiesto.
Il giorno seguente l’agenzia funebre riceve una telefonata dall’ospedale in cui viene riferito che “probabilmente” c’era stato uno scambio tra le salme. La salma per la quale era stata chiamata l’agenzia funebre si trovava ancora in ospedale. L’agenzia funebre ha precisato che l’errore è da attribuire all’ospedale, visto che i dipendenti non hanno accesso indipendente alla sala mortuaria e, soprattutto, al loro arrivo hanno trovato una sola salma, indicata come quella da cremare.
Il titolare dell’agenzia si reca presso l’ospedale e richiede l’autocertificazione, ricevendo un rifiuto dai vertici dell’ospedale. In serata viene inviata dei legali dell’agenzia una comunicazione all’ospedale e al comando dei carabinieri di Pozzuoli, ma non arriva nessuna risposta.
L’avvocato Francesco Cinque ha dichiarato che l’ospedale aveva verificato l’effettivo scambio di salme e sosteneva, attraverso la direzione, che nella sala mortuaria erano presenti due salme. L’avvocato ha coinvolto anche il Pubblico Ministero che però non ha ravvisato reati. Entrambe le famiglie avevano disposto la cremazione per le salme, quindi lo scambio non ha causato particolari problematiche.
Il legale ha sottolineato che, nonostante non ci sarebbero state conseguenze legali, la superficialità con cui è stata gestita la cosa è stata disarmante.
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