Gianfranco Gallo è un attore poliedrico, regista, cantante, autore e scrittore. Durante la quarantena non ha abbandonato il suo pubblico virtuale, condividendo costantemente canzoni e pensieri ironici e riflessivi.
Non molti giorni fa ha annunciato l’uscita imminente di un nuovo libro “Segreti e Quarantene“, frutto di un’esigenza di esprimersi in un momento particolare, a modo suo. Si, perchè la presentazione del libro, che si terrà nel cortile del complesso di San Domenico maggiore, non sarà un canonico “firmacopie”. Gallo accompagnato da Antonella Prisco e dal chitarrista Antonio Maiello, delizierà il pubblico con un vero e proprio show.
Per l’occasione, abbiamo fatto quattro chiacchiere con lui per farci raccontare la “nascita” del nuovo libro e qualche anticipazione sulla serata di presentazione.
Dopo il libro “Napoli da sotto a sopra“ e il saggio “Cuori in ordine alfabetico” scrivi “Segreti e Quarantene”. Il periodo storico in cui l’hai scritto possiamo immaginarlo, ma perché quest’esigenza? Ci racconti il momento esatto in cui l’hai “pensato”?
Il mio Pit Stop l’ho vissuto attraverso un’esigente desiderio di esprimermi. Del resto è quello che tocca a qualsiasi creativo: reinterpretare gli accadimenti, soprattuto nei momenti difficili. Io all’inizio cominciai a postare video di canzoni, poesie, quasi mi sentissi chiamato ad una missione. Poi, sui social, chiesi alla gente comune ed anche ad artisti dei video coi quali raccontassero la loro nuova quotidianità. Una decina di giorni dopo però fecero la stessa cosa Salvatores e Muccino, quindi decisi di cambiare. Quando scrivo cerco sempre di tenere due fuochi accesi , inizio due testi, uno serio l’altro ironico. Ad un certo punto alimentai il secondo: l’idea mi venne quando pensai agli amanti che si sarebbero dati appuntamento nei pochi luoghi in cui era consentito circolare. Non a caso il sottotitolo è “Alle 15,00 al banco salumi”. E’ un giallo comico, riusciranno i nostri eroi a godere di un attimo di intimità? Tutto viene narrato attraverso i loro messaggi di Whatsapp.
Il 18 luglio lo presenterai nel Cortile del complesso di San Domenico Maggiore con “uno show”, cosa dobbiamo aspettarci?
Un vero spettacolo nella mia particolare formula . Esisteva il Teatro Canzone e quello lo aveva inventato Gaber: un autore/cantante /attore che si scriveva la drammaturgia portata in scena e che cantava le sue stesse canzoni. Io ne feci un modello tutto mio essendo anch’io un autore/attore /cantante , con una differenza sostanziale. Dal 2010, infatti, da quando cioè porto in scena spettacoli con canzoni, scrivo per l’occasione tutto quel che recito, ma per la parte musicale ho scelto di cantare canzoni mie ma soprattutto di dare spazio a quelle di altri, che inserisco nei momenti in cui la mia scrittura lo richiede. Diciamo che scrivo già con quelle musiche e quelle parole nella testa. Dunque non faccio recital, nei quali un attore/cantante legge e canta un autore, né Teatro Canzone alla Gaber, dove si è solo interpreti di se stessi. La mia è più che altro un’opera di fusione, dettata da suggestioni, di me autore letterario con la mia parte di autore di canzoni e con i brani dei miei cantautori preferiti, questa particolare forma di racconto ritengo possa definirsi uno stile.
Sarai accompagnato da Antonio Maiello e Antonella Prisco, perché proprio loro?
Perché Antonio è la mia colonna sonora da sempre , il motore della mia fuoriserie musicale e perché Antonella , credo sia ancora tutta da scoprire come attrice, un vero talento. Un’altra ragione è che nei momenti significativi si chiamano gli amici.
Il tuo è uno dei primi eventi pubblici nel post lockdown, credi che le persone siano pronte per una ventata di normalità?
Me lo auguro, al momento non vedo equilibrio, si passa da un eccesso all’altro. O burqa o Nude Look. Dovremmo costruire una normalità nell’emergenza.
Oltre alla presentazione del tuo libro, hai altri progetti in cantiere?
A novembre finalmente esce Ritorno al crimine che doveva uscire a marzo, prima spero di poter dare una bella notizia per un altro film. Sto immaginando e proponendo già quella che sarà la mia stagione teatrale. Intanto giro con le presentazioni Show del mio libro con una divertentissima prefazione di Nino Frassica, geniale ramoscello dell’albero della comicità surreale.
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