Dopo l’estate si apriranno le urne per le regionali, importante banco di prova per il governo giallorosso. Ma nel frattempo per gli eletti pentastellati è già arrivato il momento di aprire il portafogli per finanziare la campagna elettorale del M5S nelle Regioni che si apprestano ad andare al voto. E il contributo economico chiesto di norma ai parlamentari per elezioni e manifestazioni si conferma oggetto di forti mal di pancia.
Non è sfuggito, per esempio, il malumore di due deputati grillini, i quali oggi nei corridoi di Montecitorio non hanno lesinato improperi per la cifra (2.500 euro) che ogni parlamentare campano dovrà sborsare per rimpolpare le casse del Comitato elettorale a sostegno della candidata Valeria Ciarambino. Un contributo volontario, sì, “ma fino a un certo punto” – lo sfogo raccolto dall’Adnkronos – e che viene bollato come una vera e propria “stangata” dai malpancisti.
E’ bene sottolineare che il contributo chiesto a ciascun eletto del territorio “potrebbe essere anche superiore”, ammette il senatore marchigiano Giorgio Fede, che segue da vicino il dossier regionali.
Adnkronos